Vitigni italiani

Elenco dei vitigni italiani autoctoni e tipici più importanti suddivisi per regione con approfondimenti su territorio, storia, diffusione in Italia, schede riassuntive, caratteristiche ampelografiche delle varietà, i vini prodotti e tante altre curiosità. I migliori vitigni nazionali ed internazionali più diffusi in Italia fra rossi e bianchi, tutte le varietà attualmente coltivate.

Indice Regioni


Abruzzo (Regione)

  • CABERNET FRANC – Vitigno internazionale a bacca nera originario della Francia, in particolare la zona di Bordeaux, nel dipartimento della Gironda..
  • CABERNET SAUVIGNON – Vitigno internazionale a bacca nera originario della zona di Bordeaux, in Francia, in particolare Médoc e Graves, è diffuso in tutto il mondo..
  • COCOCCIOLA – Vitigno autoctono abruzzese a bacca bianca, tipicamente presente nella provincia di Chieti e di Teramo, è presente in piccola parte anche in altre regioni. La varietà Cococciola è vinificata anche in purezza secondo il disciplinare Abruzzo Cococciola DOC, anche in versione spumante..
  • MERLOT – Vitigno internazionale a bacca nera, originario della zona della Gironda, in Francia, insieme al Cabernet Sauvignon è uno dei vitigni più coltivati al mondo..
  • MONTEPULCIANO – Vitigno a bacca nera autoctono del centro Italia, probabilmente ha origine in Abruzzo, nella zona di Pescara, ma è molto diffuso anche in tutta l’Italia centrale, in particolare in Molise e Marche. Il vitigno Montepulciano è molto comune, presente in numerosissime tra DOC e DOCG, ad esempio Montepulciano d’Abruzzo DOC, Colline Teramane DOCG e diversi altri.
  • PASSERINA – Vitigno autoctono a bacca bianca, tipico dell’Italia centrale dove è molto diffuso, in particolare fra Marche ed Abruzzo. Il nome curioso deriva probabilmente dal fatto che i passeri vanno ghiotti degli acini maturi del vitigno Passerina.  La varietà è presente in numerose denominazioni, anche fuori regione..
  • PECORINO – Vitigno autoctono marchigiano a bacca bianca, tipico dei Monti Sibillini, molto diffuso in Abruzzo dove trova condizioni ideali per esprimere il massimo delle sua qualità..
  • PINOT BIANCO – Traduzione dal francese Pinot Blanc, è un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Borgogna, in Francia, oltre che in Italia è diffuso in tutta Europa e nel Mondo..
  • PINOT GRIGIO – Vitigno internazionale cosiddetto a bacca grigia, come il Pinot Bianco originario della Borgogna dove è particolarmente diffuso. In Italia è coltivato soprattutto al nord nelle zone..
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente italiano, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale e certamente il più coltivato in Italia. Diffuso in tutta la penisola da nord a sud, il Sangiovese è il principe dei vitigni italiani caratteristici, presente in numerosissime denominazioni importanti quali Chianti Classico DOCG, Brunello di Montalcino DOCG, solo per citarne alcuni tra le più note..
  • CHARDONNAY – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della zona della Borgogna, in Francia. E’ oggi uno dei vitigni più apprezzati e diffusi al mondo, dal quale hanno origine vini di grande pregio..
  • TREBBIANO D’ABRUZZO – Vitigno a bacca bianca tipico del centro Italia, dove è molto diffuso, oltre che in Abruzzo anche nelle Marche, nel Lazio ed in Emilia-Romagna..

Alto Adige – Südtirol (Provincia Autonoma)

  • CABERNET SAUVIGNON – Vitigno internazionale a bacca nera originario della zona di Bordeaux, in Francia, è diffuso ed apprezzato in tutto il mondo..
  • CHARDONNAY – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della zona della regione francese della Borgogna. E’ oggi uno dei vitigni più diffusi al mondo, dall’Australia alla California, Sud America etc..
  • GEWÜRZTRAMINER – Vitigno a bacca bianca tipico dell’Alto Adige, detto anche Traminer aromatico, da origine ad un vino unico per caratteristiche organolettiche e vero emblema dell’enologia alto atesina..
  • KERNER – Vitigno a bacca bianca tipico dell’Alto Adige, anche se l’incrocio originario fu creato in Germania i primi anni del 1900. Ha caratteristiche simili al Riesling da cui deriva e somiglia per aromaticità..
  • LAGREIN – Vitigno autoctono alto atesino a bacca nera, originario delle aree agricole nei dintorni di Bolzano. Il nome deriva probabilmente da un antico vino greco detto Lagarino, prodotto nella Magna Grecia..
  • PINOT NERO – Vitigno internazionale a bacca nera originario della regione francese della Borgogna. E’ considerato uno dei vitigni più importanti e pregiati, coltivato e vinificato in tutto il mondo..
  • RIESLING – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della Renania o Valle del Reno, in Germania. E’ diffuso in tutto il mondo e produce vini dalle qualità sorprendente, soprattutto passiti o vendemmie tardive..
  • SAUVIGNON – Detto anche Sauvignon Blanc, è un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Valle della Loira, in Francia, dove si producono vini bianchi straordinari. Insieme allo Chardonnay è una delle varietà bianche più coltivate e diffuse al mondo..
  • SCHIAVA – Detto anche Schiava Gentile, è un vitigno autoctono dell’Alto Adige a bacca nera, che insieme alle varietà Schiava Grigia e Schiava Grossa compongono la famiglia dei vitigni Shiava. Originario della Slavonia, regione della Croazia, è presente in Alto Adige sin dall’antichità. Una denominazione che utilizza uve Schiava, prodotta nella Valle dell’Adige, è Lago di Caldaro DOC..
  • SYLVANER – Detto anche Sulvaner Verde, è un vitigno a bacca bianca originario probabilmente della Valle del Reno in Germania e molto diffuso in Alsazia oltre che in Austria ed in tutta l’Europa orientale..
  • VELTLINER – Altrimenti noto come Grüner Veltliner, è un vitigno semi aromatico a bacca bianca tipicamente austriaco, dove è molto diffuso. In Italia è presente quasi esclusivamente in Val d’Isarco, in provincia di Bolzano in Alto Adige..

Basilicata (Regione)

  • AGLIANICO – Vitigno a bacca nera, probabilmente di origine greca, presente in Basilicata ma più tipico della Campania, soprattutto delle provincie di Avellino e Benevento. E’ un vitigno dal quale si producono grandi vini rossi, che si prestano ad affinamenti in legno ed invecchiamento.
  • MALVASIA BIANCA DI BASILICATA – Vitigno autoctono lucano a bacca bianca, della famiglia delle Malvasie, è un vitigno aromatico molto presente e popolare in Basilicata, da cui prende il nome..
  • MALVASIA NERA DI BASILICATA – Vitigno autoctono a bacca nera, tipico della Basilicata, è un vitigno aromatico della famiglia delle Malvasie. Probabilmente deriva dalla Malvasia di Brindisi, vitigno con il quale ha molte cose in comune.
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente diffuso in tutto il centro ma anche al sud italia, diffuso naturalmente anche in Basilicata per la produzione di numerose DOC..

Calabria (Regione)

  • GAGLIOPPO – Vitigno autoctono calabrese a bacca nera, probabilmente originario della Grecia, è uno dei vitigni più diffusi in regione, soprattutto nelle aree costiere. La varietà, si trova nella maggior parte parte dei rossi DOC della Calabria, almeno quelli più importanti..
  • GRECO BIANCO – Vitigno a bacca bianca tipico delle provincia di Reggio Calabria e Catanzaro ma diffuso in tutto il territorio calabrese. Come dice il nome, il vitigno ha antiche origini greche, importato durante la colonizzazione della Magna Grecia dal VIII secolo a.C..
  • MAGLIOCCO CANINO – Vitigno autoctono a bacca nera, da non confondere con il Gaglioppo, diffuso in Calabria e coltivato soprattutto nelle province di Catanzaro e Cosenza..
  • MALVASIA BIANCA – Vitigno a bacca bianca aromatico, della famiglia delle Malvasie, è coltivato in Calabria ma anche nel resto del sud Italia, soprattutto in Puglia..
  • MANTONICO – Detto anche Mantonico Bianco, è un vitigno autoctono calabrese a bacca bianca. Attualmente poco diffuso in Calabria, è presente anche in numerose altre regioni dell’Italia centro meridionale..

Campania (Regione)

  • AGLIANICO – Vitigno a bacca nera tipico della Campania, soprattutto delle province di Avellino e Benevento, probabilmente ha antiche origini greche. E’ un vitigno dal quale nascono vini rossi di grande carattere, che ben si prestano a lunghi affinamenti in legno..
  • ASPRINIO – Vitigno a bacca bianca autoctono campano, coltivato in particolare nelle provincia di Caserta e Napoli. Potrebbe derivare da un altro vitigno più noto, il Greco. E’ un vitigno dotato di buona acidità e dunque particolarmente adatto alla spumantizzazione..
  • BIANCOLELLA – Vitigno a bacca bianca autoctono campano, diffuso sin dall’antichità soprattutto nella zona costiera e nelle isole, con particolare riferimento ad Ischia. Probabilmente ha antiche origini greche ma pare sia arrivato in Campania dalla Corsica, dove è noto come Petite Blanche..
  • CODA DI VOLPE – Vitigno a bacca bianca tipico della Campania, dove è presente in quasi tutta la regione e presente in numerose DOC. Diffuso in Campania dal periodo romano e coltivato storicamente alle pendici del Vesuvio, il vitigno produceva già allora un vino considerato di eccellente qualità..
  • FALANGHINA – Vitigno a bacca bianca tipico della Campania, dove è particolarmente diffuso nelle zone dei Campi Flegrei, Sannio Beneventano e Casertano. Probabilmente di origine greco-balcanica, deve il suo nome al palo di sostegno su cui la vite veniva legata, detta appunto “falange”..
  • FIANO – Vitigno a bacca bianca tipico della Campania dove è diffuso prevalentemente in Irpinia, nella provincia di Avellino. Vitigno blasonato per l’altissima qualità dei suoi vini, che godono infatti di notevole considerazione a livello nazionale ed internazionale..
  • FORASTERA – Vitigno a bacca bianca tipico dell’isola di Ischia in Campania, dove ha ad oggi la maggiore diffusione e valorizzazione. Probabilmente originario dell’antica Grecia, importato nell’isola, sostituì il vitigno Biancolella completamente distrutto dalla fillossera..
  • GRECO – Vitigno a bacca bianca tipico dell’Italia centrale, in particolare della Campania. Dal nome si può facilmente comprenderne l’origine, appunto greca, introdotto probabilmente dai primi coloni della Magna Grecia. Il vitigno è noto anche come Greco di Tufo, dove ha luogo anche una famosa DOCG campana..
  • PALLAGRELLO – Pregiato vitigno autoctono della provincia di Caserta in Campania. E’ presente in due varietà distinte, a bacca bianca e bacca nera, dette appunto Pallagrello Bianco e Pallagrello Nero. Anche se con nomi diversi, il vitigno è noto sin dal periodo greco e poi romano dove..
  • PIEDIROSSO – Vitigno a bacca nera autoctono campano, molto diffuso in regione, presente soprattutto nella provincia di Napoli. Il vitigno ha diversi nomi storicamente riconosciuti a come Piede di colombo, Strepparossa etc.

Emilia-Romagna (Regione)

  • ALBANA – Antico vitigno a bacca bianca tipico dell’Emilia-Romagna. E’ presente in regione dal periodo romano, citato persino da Catone e Plinio il vecchio. Il nome Albana deriva probabilmente dal latino “Albus”, che significa bianco, riferito al colore chiaro delle uve..
  • BARBERA – Vitigno a bacca nera tipicamente piemontese, è diffuso in diverse regioni del nord Italia, in particolare Lombardia ed Emilia-Romagna. La Barbera, il suo nome infatti si declina al femminile, è una tra le varietà più coltivate ed apprezzate..
  • CROATINA – Vitigno a bacca nera autoctono dell’Oltrepò Pavese in Lombardia, è diffuso anche in altre regioni come il Piemonte ed Emilia-Romagna, soprattutto nella zona del piacentino. Dalla vinificazione in purezza si ottengono vini interessanti come la DOC Bonarda dell’Oltrepò Pavese, che nonostante il nome non ha però nulla a che vedere con il vitigno Bonarda..
  • GRECHETTO GENTILE – Conosciuto anche come Pignoletto, è un vitigno a bacca bianca tipico della provincia di Bologna, nello specifico dei Colli Bolognesi dove vanta anche una DOCG Pignoletto Classico dei Colli Bolognesi. Vitigno di discreto interesse, molto rappresentativo della zona collinare..
  • LAMBRUSCO DI SORBARA – Vitigno a bacca nera autoctono Emiliano, originario della provincia di Modena..
  • LAMBRUSCO GRASPAROSSA – Vitigno a bacca nera tipico dell’Emilia-Romagna e della bassa Lombardia, precisamente nelle zone collinari delle province di Modena, Parma, Reggio Emilia e Mantova. Il vitigno è utilizzato maggiormente per la produzione di vini rossi frizzanti ed ottimi spumanti “Metodo Charmat”..
  • LAMBRUSCO SALAMINO – Vitigno a bacca nera tipico dell’Emilia-Romagna, nello specifico della zona di Carpi in provincia di Modena. Il vitigno è una delle numerose varietà di lambrusco presenti in regione ed è principalmente utilizzata per la produzione di vini spumanti rossi o rosati ma anche per la classica versione frizzante..
  • MALVASIA BIANCA DI CANDIA AROMATICA – Vitigno a bacca bianca, coltivato soprattutto in Emilia-Romagna, nelle provincie di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Per la sua complessità aromatica, questa varietà è particolarmente adatta alla produzione di vini passiti, ma anche frizzanti come la Malvasia Oltrepò Pavese DOC ed addirittura spumanti..
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente italiano, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale e certamente il più coltivato in Italia. Diffuso in tutta la penisola da nord a sud, il Sangiovese è il principe dei vitigni italiani caratteristici, presente in numerosissime denominazioni importanti quali Chianti Classico DOCG, Brunello di Montalcino DOCG, Sangiovese di Romangna DOC, solo per citarne alcuni tra le più conosciute..
  • TREBBIANO ROMAGNOLO – Vitigno a bacca bianca tipico delle zone da Bologna fino alla Romagna, molto utilizzato grazie alla sua resa generosa, per la produzione di un gran numero di vini bianchi locali..

Friuli-Venezia Giulia (Regione)

  • CABERNET FRANC – Vitigno internazionale a bacca nera originario della Francia, in particolare la zona di Bordeaux..
  • CABERNET SAUVIGNON – Vitigno internazionale a bacca nera originario della zona di Bordeaux, in Francia, è diffuso in tutto il mondo..
  • FRIULANO – Detto anche Tocai Friulano, è un vitigno a bacca bianca autoctono friulano, tipicamente coltivato in regione. Il Friulano, in questo caso parliamo della denominazione del vino e non del vitigno, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, dal 2007 perde l’attribuzione del precedente nome “Tocai” a favore del vino “Tokaji Ungherese” e viene in seguito rinominato soltanto “Friulano”. Nonostante ciò è importante specificare che le due denominazioni sono molto diverse, prodotte con vitigni diversi, e la disputa ha riguardato soltanto il nome del vino..
  • MALVASIA ISTRIANA – Vitigno a bacca bianca coltivato in Friuli-Venezia Giulia ed in parte anche oltre il confine sloveno. Ha una piccola diffusione nelle regioni vivine come il Veneto ed oltre. Di antica origine greca, dal Peloponneso fu introdotta e diffusa in zona dalla Repubblica di Venezia. Da origine a vini bianchi freschi e fruttati, molto presente in numerose denominazioni Friulane molto note come Carso DOC, Collio Goriziano DOC, Friuli Colli Orientali DOC e tante altre..
  • MERLOT – Vitigno internazionale a bacca nera, originariamente francese, è uno delle varietà più coltivate al mondo..
  • PICOLIT – Vitigno a bacca bianca autoctono friulano, molto noto ed apprezzato ovunque, deve il suo nome alle dimensioni minute del grappolo, in lingua friulana “picol”. Con il Picolit si produce un vino passito di grande eccellenza, riconosciuto in tutto il mondo e vanto per l’intera regione, il Colli Orientali del Friuli Picolit DOCG..
  • PINOT BIANCO – Traduzione dal francese Pinot Blanc, è un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Borgogna, in Francia, oltre che in Italia è diffuso in tutta Europa e nel Mondo..
  • PINOT GRIGIO – Vitigno internazionale cosiddetto a bacca grigia, come il Pinot Bianco originario della Borgogna, in Francia, dove è particolarmente diffuso. In Italia è coltivato soprattutto al nord nelle zone..
  • REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO – Vitigno a bacca nera autoctono del Friuli-Venezia Giulia e diffuso anche in parte delle regioni confinanti, ad esempio in Veneto. La varietà deve il suo nome alla colorazione rossa del peduncolo o raspo durante la fase di maturazione. Molto note alcune denominazioni friulane che riportano il vitigno nel disciplinare, come Colli Orientali del Friuli DOC, Friuli Grave DOC, Friuli Aquileia DOC ed altre.
  • RIBOLLA GIALLA – Vitigno a bacca bianca autoctono friulano presente in regione sin dall’antichità. La sua zona di elezione è nelle colline del Collio, al confine con la Slovenia, dove il vitigno esprime a pieno le sue grandi doti di eccellenza. Le denominazioni più note sono quelle del Rosazzo DOCG, il Collio DOC ma anche altre..
  • SAUVIGNON – Chiamato anche Sauvignon Blanc, è un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Valle della Loira, in Francia, dove si producono vini bianchi straordinari. Insieme allo Chardonnay è una delle varietà bianche più coltivate e diffuse al mondo..
  • SCHIOPPETTINO – Vitigno a bacca nera autoctono del territorio friulano, noto anche con il nome di Ribolla Nera. Il vitigno è presente in regione ma la sua zona di maggiore diffusione è quella intorno a Prepotto, comune friulano confinante con la Slovenia, dove la tradizione ha conservato integralmente le sue origini. Il vitigno ha ottenuto infatti una sottozona denominata Schioppettino di Prepotto come parte della DOC Friuli Colli Orientali..
  • TERRANO – Vitigno a bacca nera autoctono del Friuli-Venezia Giulia, appartiene alla famiglia del Refosco, tipico delle regioni carsiche, in provincia di Trieste ed anche oltre confine.
  • VITOVSKA – vitigno a bacca bianca autoctono delle zone del Carso della Venezia Giulia, ma anche oltre i confini Sloveni. Dalla varietà Vitovska, detta anche Vitouska, si ottengono vini interessanti, dotati di personalità, tipicamente fruttati, buona struttura ed equilibrio.

Lazio (Regione)

  • BELLONE – Vitigno a bacca bianca tipico del Lazio e diffuso principalmente nelle province di Roma e Latina. La varietà, coltivata storicamente nei dintorni della Capitale e nelle zone dei Castelli Romani, è molto versatile e si presta bene alla produzione di vini bianchi fermi di ottima qualità..
  • CESANESE – Vitigno a bacca nera diffuso della regione Lazio ma presente anche in Umbria e Campania. Oltre alla varietà Cesanese Comune, tipica della zona collinare dei Castelli Romani, esiste anche la Cesanese d’Affile proveniente appunto dall’omonimo comune laziale..
  • MALVASIA BIANCA DI CANDIA – Vitigno a bacca bianca particolarmente diffuso in Italia centrale. Varietà molto comune, tipica della regione Lazio, soprattutto nelle zone collinari intorno a Roma, ed inoltre nelle Marche ed in Campania. E’ presente in numerosi vini secchi dei Castelli Romani, da non confondere con la varietà aromatica, diversa per caratteristiche..
  • MALVASIA DEL LAZIO – Detta anche Malvasia Puntinata, è un  vitigno a bacca bianca largamente diffuso nella regione Lazio, ed alla base della produzione di numerosi vini bianchi come Frascati DOC, Marino DOC, Castelli Romani DOC e tanti altri..
  • TREBBIANO GIALLO – Vitigno a bacca bianca coltivato in diverse zone d’Italia, soprattutto al centro ed in particolare Lazio ma anche a nord in Lombardia e Veneto. Varietà della numerosa famiglia dei trebbiani, prende il nome dal colore giallo delle bacche..

Liguria (Regione)

  • ALBAROLA – Vitigno a bacca bianca autoctono ligure, tipico delle Cinque Terre, diffuso anche in Toscana . Il vitigno rientra nella denominazione Cinque Terre DOC.
  • BOSCO – Vitigno a bacca bianca tipico ligure, anch’esso considerato autoctono, diffuso soprattutto nelle aree delle Cinque terre ed in tutta la Riviera di Levante. La varietà, che ben si adatta alla coltivazione in zone collinari e scoscese, è considerato centrale nella produzione di diversi vini di questa zona, gli esempi più importanti sono Cinque Trerre DOC e il Cinque Terre Sciacchetrà passito.
  • PIGATO – Vitigno a bacca bianca coltivato prevalentemente in Liguria, nelle aree di ponente, sia lungo la costa che nell’entroterra collinare. Il vitigno somiglia molto al Vermentino, varietà con la quale ha probabilmente origini comuni.
  • ROSSESE – Vitigno a bacca nera detto anche Dolceacaqua, nome che deriva dal comune della provincia di Imperia da cui ha origine. Il vitigno è tipico della Riviera di Ponente in Liguria, dove è parte integrante dell’eccellente produzione del Rossese di Dolceacqua o Dolceacqua DOC.
  • VERMENTINO – Vitigno a bacca bianca semi-aromatico, molto diffuso in Liguria ma anche della Sardegna ed altre zone in Italia, come la Maremma Toscana e l’isola d’Elba. In Liguria è spesso confuso con il Pigato, altra varietà molto simile presente in regione. Molto diffuso ed utilizzato in numerose denominazioni come Golfo del Tigullio Portofino DOC, Riviera Ligure di Ponente DOC e Colli di Luni Vermentino DOC, solo per citarne alcune..

Lombardia (Regione)

  • BARBERA – Vitigno a bacca nera coltivato prevalentemente in Piemonte ma diffuso in diverse regioni del nord Italia, in particolare Lombardia ed Emilia-Romagna. La Barbera, il suo nome infatti si declina al femminile, è una tra le varietà più coltivate ed apprezzate..
  • CABERNET– Vitigno internazionale a bacca nera originario della Francia, in particolare la zona di Bordeaux. Il vitigno è conosciuto nelle due varietà principali, Cabernet FrancCabernet Sauvignon, entrambe molto diffuse nel mondo..
  • CHARDONNAY – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della zona della Borgogna, in Francia. E’ oggi uno dei vitigni più apprezzati e diffusi al mondo, dal quale hanno origine vini di grande pregio..
  • CHIAVENNASCA – Noto anche come Nebbiolo della Valtellina, è un vitigno a bacca nera, in realtà corrisponde esattamente alla varietà Nebbiolo presente in Piemonte.
  • CROATINA – Vitigno a bacca nera autoctono dell’Oltrepò Pavese in Lombardia, è diffuso anche in altre regioni come il Piemonte ed Emilia-Romagna. Dalla vinificazione in purezza si ottengono vini molto interessanti come la DOC Bonarda dell’Oltrepò Pavese, che nonostante il nome non ha però nulla a che vedere con il vitigno Bonarda piemontese..
  • MERLOT – Vitigno internazionale a bacca nera, originario della zona della Gironda, in Francia, insieme al Cabernet Sauvignon è uno dei vitigni più coltivato al mondo..
  • MOSCATO DI SCANZO – Vitigno aromatico a bacca nera, autoctono della Lombardia e tipico della Valcalepio nella provincia Bergamasca. Ha la caratteristica di essere una delle poche varietà di moscato a bacca scura esistenti. Il suo prodotto più rappresentativo è senz’altro il Moscato di Scanzo DOCG..
  • PINOT BIANCO – E’ un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Francia, è molto diffuso in Italia per la produzione di vini spumanti, tipicamente in Franciacorta, ma anche in tutta Europa e nel Mondo..
  • PINOT NERO – Vitigno internazionale a bacca nera originario della regione francese della Borgogna. E’ considerato uno dei vitigni più importanti e pregiati, coltivato e vinificato in tutto il mondo..
  • RIESLING – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della Renania o Valle del Reno, in Germania. E’ diffuso in tutto il mondo e produce vini dalle qualità sorprendenti, soprattutto passiti o vendemmie tardive..
  • RIESLING ITALICO – Vitigno internazionale a bacca bianca, di origine francese nonostante l’appellativo “Italico”, è diffuso in Europa e praticamente in tutta Italia. Il vino prodotto con il Riesling Italico è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, fresco, di medio corpo e leggermente amarotico, vinificato fermo, frizzante o spumantizzato.

Marche (Regione)

  • BIANCAME – Vitigno a bacca bianca tipico delle Marche settentrionali e della Romagna, in particolare della valle lungo il fiume Metauro sino al mare. La varietà è nota anche con il nome di Bianchello. I vini prodotti con queste uve sono mediamente delicati, floreali e fruttati, come il Bianchello del Metauro DOC  e, fuori regione, è presente anche nella DOC Colli di Rimini..
  • LACRIMA – Antico vitigno a bacca nera autoctono marchigiano. Presente soprattutto nella provincia di Ancona ed in particolare nella zona di Morro d’Alba, da qui la denominazione Lacrima di Morro d’Alba DOC..prodotto anche nelle versioni superiore e passito..
  • MONTEPULCIANO – Vitigno a bacca nera autoctono del centro Italia, probabilmente ha origine in Abruzzo, nella zona di Pescara, ma è molto diffuso anche in tutta l’Italia centrale, in particolare in Molise e Marche..
  • PASSERINA – Vitigno autoctono a bacca bianca, tipico dell’Italia centrale dove è molto diffuso, in particolare fra Marche ed Abruzzo. Il nome Passerina, decisamente curioso, deriva probabilmente dal fatto che i passeri vanno ghiotti degli acini maturi del vitigno. Presente in numerose denominazioni tra Marche, Lazio ed Abruzzo..
  • PECORINO – Vitigno autoctono marchigiano a bacca bianca, tipico dei Monti Sibillini, molto diffuso anche in Abruzzo dove trova condizioni ideali per esprimere il massimo delle sue qualità..
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente italiano, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale e certamente il più coltivato in Italia. Diffuso in tutta la penisola da nord a sud, il Sangiovese è il principe dei vitigni italiani caratteristici, presente in numerosissime denominazioni importanti quali Chianti Classico DOCG, Brunello di Montalcino DOCG, Rosso Conero DOCG, solo per citarne alcuni tra le più conosciute..
  • VERDICCHIO – Vitigno a bacca bianca coltivato tipicamente nelle Marche, fra i comuni di Jesi e Matelica. Il nome Verdicchio deriva naturalmente da colore verde delle sue bacche. La varietà è diffusa, in piccola parte, anche in altre regioni d’Italia, come Umbria e Abruzzo, ma il grosso della produzione è concentrata nella zona collinare di Jesi, in provincia di Ancona. Il vitigno è molto versatile, soprattutto se vinificato in purezza, da origine a vini di discreta struttura e longevità, anche molto diversi tra loro, compresi spumanti e passiti. Il vino più importante prodotto con le uve di Verdicchio è certamente il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, ma anche il Verdicchio di Matelica DOC.
  • VERNACCIA NERA – Vitigno a bacca nera diffuso nelle Marche, anche se in quantità limitate, in particolare nella zona di Serrapetrona nel maceratese. Questa rara varietà è utilizzata in purezza soprattutto per la produzione del vino spumante rosso semi passito Vernaccia di Serrapetrona DOCG, ma anche in uvaggi tipici della provincia di Macerata come Serrapetrona DOC..

Molise (Regione)

  • TINTILIA – Vitigno a bacca nera autoctono molisano, poco diffuso a causa della sua scarsa resa e coltivato unicamente in regione Molise. Il vino prodotto dalle uve di Tintilia è di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei scuri, molto robusto, in passato veniva utilizzato spesso per rinforzare altri vini rossi della regione..

Piemonte (Regione)

  • ARNEIS – Vitigno a bacca bianca originario della zona del Roero in Piemonte. E’ diffuso in piccoli appezzamenti anche in altre regioni d’Italia, ad esempio in Liguria e in Sardegna. Negli anni 60, il vitigno ha rischiato letteralmente di estinguersi, fortunatamente oggi vive una seconda giovinezza con numeri in crescita ed una superficie vitata di circa un migliaio di ettari solo in Piemonte. L’Aeneis è il vitigno base per la produzione del vino Roero Arnais DOCG..
  • BARBERA – Vitigno a bacca nera di origine piemontese, è particolarmente diffuso in diverse regioni del nord Italia, come Lombardia ed Emilia-Romagna. La Barbera, il suo nome infatti si declina al femminile, è una tra le varietà più coltivate ed apprezzate..
  • CORTESE – Storico vitigno a bacca bianca autoctono del Piemonte, tipico della provincia di Alessandria, in particolare Gavi, dove ottiene la sua massima espressione con il Cortese di Gavi DOCG. Coltivato anche altrove, in Lombardia ed in Veneto, dove ottiene lo troviamo protagonista in diverse denominazioni importanti come Oltrepo Pavese Cortese DOC, Garda Cortese DOC e Bianco di Custoza DOC..
  • DOLCETTO – Vitigno a bacca nera tipico del Piemonte, in particolare delle zone collinari di Langhe e Monferrato. Il vitigno dolcetto è ideale per la produzione di vini rossi particolarmente bevibili, morbidi e fruttati, di buon corpo e tannini equilibrati, un esempio è certamente il Dolcetto d’Acqui DOC..
  • ERBALUCE – Vitigno a bacca bianca autoctono piemontese, coltivato prevalentemente intorno a Caluso nelle aree del Canavese. Varietà molto interessante per la sua versatilità, grazie infatti alle sue doti di acidità e dolcezza, si adatta facilmente alla produzione di diverse tipologie di vino, dal secco al passito, compresi vini spumanti..
  • FREISA – Vitigno a bacca nera considerato autoctono piemontese, coltivato ampiamente nelle aree del Monferrato, Astigiano e sino alle Langhe. Il vitigno Freisa è in grado di produrre vini di buon corpo, sia secchi che amabili, con ottima componente di acidità, concentrazione di tannini e profumi fruttati..
  • GRIGNOLINO – Vitigno a bacca nera tipico delle zone collinari tra Monferrato e Astigiano. Spesso utilizzato insieme ad altri vitigni neri della zona, il Grignolino è considerato da molti una varietà di secondo piano rispetto al panorama delle blasonate uve piemontesi..
  • MOSCATO BIANCO – Vitigno a bacca bianca tipicamente italico, molto diffuso ed in modo abbastanza omogeneo in tutta la penisola da nord a sud. E’ una varietà aromatica, adatta dunque alla produzione di vini dolci, spumanti e passiti. In Piemonte, il moscato bianco è certamente la varietà bianca più coltivata, particolarmente adatta alla produzione di vini aromatici pregiati come Spumante Asti DOCG, e diversi altri..
  • NEBBIOLO – Vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte, diffuso soprattutto nelle Langhe, in particolare nei comuni di Barolo e Barbaresco. E’ certamente il vitigno di origine italiana più nobile e pregiato, con il Nebbiolo si producono alcuni tra i vini rossi da invecchiamento più raffinati e blasonati al mondo, esempio eloquente è appunto Barolo DOCG o Barbaresco DOCG, entrambi prodotti con il 100% di uve Nebbiolo. Naturalmente, in Piemonte, esistono numerose denominazioni che utilizzano il vitigno sia in purezza che assemblato, solo per citarne alcune, Roero DOCG e Gattinara DOCG e tante altre. Per correttezza è giusto nominare anche Valtellina Superiore DOCG, fuori dai confini regionali piemontesi..
  • TIMORASSO – Vitigno a bacca bianca autoctono piemontese, tipico della provincia di Alessandria, tipicamente nei pressi di Tortona. Il vino che ne deriva è asciutto, corposo ed adatto anche a brevi maturazioni..

Puglia (Regione)

  • BIANCO D’ALESSANO – Vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, tipico della zona centrale della regione, in particolare delle Murge. A causa della sua scarsa resa per ettaro, il Bianco d’Alessano è diventato sempre più raro nel territorio, molto spesso sostituito con la varietà Verdeca, simile per caratteristiche ma ben più produttiva. Anche se vinificato in purezza, il Bianco d’Alessano è utilizzato principalmente in assemblaggio con altri vitigni della zona, soprattutto nelle denominazioni Martina Franca DOC, Locorotondo DOC, Lizzano DOC, Gravina DOC etc..
  • BOMBINO BIANCO – Vitigno a bacca bianca tipico del centro-sud Italia, in particolare della provincia di Foggia e del Gargano in Puglia. Il vitigno è ampiamente diffuso anche in altre regioni, soprattutto Molise, Basilicata, Campania e Calabria, ma anche nel Lazio, Marche ed Abruzzo. La varietà è vinificata in purezza, ma anche presente in numerose denominazioni regionali..
  • MALVASIA NERA – Vitigno a bacca nera presente in Puglia in diverse varietà, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce ed alcune altre diffuse soprattutto in Toscana, Piemonte etc. Raramente utilizzata in purezza, la Malvasia Nera è invece presente spesso all’interno di alcune DOC pugliesi come Brindisi, Copertino, Lizzano, Nardò etc..
  • MINUTOLO – Vitigno a bacca bianca tipicamente pugliese, diffuso maggiormente nella zona centrale della regione a cavallo con la Basilicata. La varietà, per le sue caratteristiche leggermente aromatiche, è conosciuta anche con il nome di Moscatellina, ma riporta anche altri nomi a seconda delle zone di origine. A causa della sua scarsa resa agricola, il vitigno ha rischiato seriamente di estinguersi, solo recentemente è stato recuperato e tutelato come risorsa storico. I disciplinari vedono il Minutolo presente più o meno insieme al Bianco d’Alessano e Verdeca nelle denominazioni più conosciute della zona come Locorotondo DOC e diversi altri IGT..
  • NEGROAMARO – Vitigno a bacca nera autoctono pugliese, veramente tipico della regione, diffuso in particolare della zona del Salento. Il Negroamaro, conosciuto anche come Negro Amaro o Negramaro, per diverso tempo è stato utilizzato ed esportato in Italia ed in Europa principalmente come uva da taglio e di rinforzo, per poi affermarsi come vitigno di grande qualità e simbolo del territorio. Il Negroamaro deve il suo nome al retrogusto amarognolo che lo contraddistingue. Grazie alle sue caratteristiche, il vitigno si adatta benissimo ad assemblaggi con altri vitigni o vinificato in purezza per vini corposi e morbidi, fruttati e leggermente speziati che incontrano il gusto di una vasta platea di consumatori, sia in Italia che all’estero..
  • OTTAVIANELLO – Vitigno a bacca nera tipico della Puglia, soprattutto nella zona di Brindisi, ma coltivato anche altrove con nomi diversi, ad esempio in Francia, Sudafrica etc. Probabilmente originario del paese di Ottaviano in provincia di Napoli, si è poi diffuso in regione verso la fine dell’800. Il vitigno è vinificato in purezza come Ostuni Ottavianello DOC, ma si presta anche a interessanti mix con Malvasia Nera di Brindisi o di Lecce, Negroamaro ed altro..
  • PRIMITIVO – Vitigno a bacca nera tipico di tutto il sud Italia, ma particolarmente diffuso nelle zone intorno a Manduria in Puglia ed in tutto il Salento. Il nome Primitivo è certamente dovuto alla maturazione precoce delle uve. Il vitigno sembrerebbe avere molto in comune con lo Zinfandel californiano, test del DNA ed approfondimenti storici confermano la teoria. Con il Primitivo si producono vini di grande corpo, fruttati, con note floreali, in alcuni casi speziati, adatti all’affinamento in legno..
  • SUSUMANIELLO – Vitigno a bacca nera tipico pugliese, soprattutto della provincia di Brindisi. Il vitigno, nei primi anni di vita, ha una produttività particolarmente abbondante, da qui il nome Susumaniello, che significherebbe letteralmente “caricare il somaro”. Grazie alle sue caratteristiche, il Susumaniello è oggi un vitigno da grandi vini rossi, sia in purezza che in aggiunta a Negroamaro o Malvasia Nera di Brindisi..
  • UVA DI TROIA – Vitigno a bacca nera autoctono pugliese, anche detto Nero di Troia per il suo colore scuro tendente al nero. Il Nero di Troia, il cui nome ha significati incerti, è particolarmente diffuso e coltivato nelle zone litoranee adriatiche fra Barletta e Bari. Le Uve di Troia, molto diffuse in passato come uve da taglio, a causa della loro alcolicità e del colore deciso, dopo un periodo di calo che ne ha praticamente dimezzato la produzione regionale, vedono oggi una ricrescita decisa ma improntata questa volta unicamente alla qualità del prodotto. Una fra le denominazioni più importanti la Castel del Monte Nero di Troia DOCG ed altre ancora..
  • VERDECA – Vitigno a bacca bianca coltivato principalmente in Puglia, ritenuto autoctono della zona della Valle d’Itria, fra la provincia di Bari, Taranto e Brindisi. Deve il suo nome quasi certamente al colore verdognolo delle sue bacche. La Verdeca è attualmente la varietà bianca più coltivata in Puglia ed è presente in numerose DOC del territorio. I vini prodotti in purezza con il vitigno hanno caratteristiche interessanti, con note floreali e fruttate, con struttura leggera, freschezza e giusta sapidità..

Sardegna (Regione)

  • BOVALE – Vitigno a bacca nera autoctono sardo, presente in tutta l’isola, soprattutto nelle provincie di Cagliari e Oristano. Varietà molto pregiata ed unica nel suo genere, dalla quale si ricavano vini di grande corpo, ricchi di tannini e dal colore rosso intenso..
  • CABERNET SAUVIGNON – Vitigno internazionale a bacca nera originario della zona di Bordeaux, in Francia, è diffuso in tutto il mondo, Sardegna compresa..
  • CAGNULARI – Vitigno a bacca nera, anch’esso autoctono della Sardegna, tipico della provincia di Sassari e diffuso quasi unicamente in queste zone. Spesso confuso con il Bovale per affinità morfologica. Il vitigno, recentemente salvato dall’estinzione, è presente oggi in diversi uvaggi come base di rinforzo e produce oggi vini in purezza di ottimo livello, riconosciuto ad esempio nell’ambito della DOC di Alghero..
  • CANNONAU – Vitigno a bacca nera autoctono sardo, è diffuso in tutta l’isola ma la sua produzione è concentrata soprattutto nelle zone centrali. Il vitigno è certamente il più diffuso nell’isola, circa 6000 ettari, e da origine alla denominazione Cannonau di Sardegna DOC, naturalmente vinificato in purezza..
  • CARIGNANO – Vitigno a bacca nera autoctono della Sardegna, tipico delle province sud occidentali, in particolare la zona del Sulcis Iglesiente. In minima parte è presente in altre zone d’Italia. La varietà potrebbe essere originaria della Spagna ed importata in Sardegna intorno al 1300 durante la dominazione, ma anche di più antica origine fenicia. Dalle uve di Carignano si produce un vino unico e prestigioso, molto apprezzato, tipicamente il Carignano del Sulcis DOC..
  • MALVASIA DI SARDEGNA– Vitigno a bacca bianca aromatico, tipico della Sardegna e presente in diverse zone dell’isola, la zona del Campidano di Cagliari e quella collinare della Planargia. Con tutta probabilità, il vitigno si differenzia in due varietà distinte, quella campidanese e quella di Bosa che infatti producono due vini molto diversi..
  • MONICA – Vitigno a bacca nera tipico della Sardegna, in particolare della provincia di Sassari ma con buona diffusione ovunque nell’isola. La particolarità di questa varietà è che, a livello nazionale, è presente soltanto in Sardegna, dove è comunque molto diffusa..
  • NASCO – Vitigno a bacca bianca autoctono sardo, di grandi caratteristiche aromatiche. E’ presente nell’isola da tempo immemorabile, probabilmente di origini fenicie, e diffuso soprattutto nella provincia di Cagliari a sud della Sardegna, ottenendo anche una denominazione come Nasco di Cagliari DOC..
  • NURAGUS – Vitigno a bacca bianca tipico della Sardegna, ad oggi la varietà bianca più coltivata con oltre 2000 ettari vitati tra le province di Cagliari ed Oristano. La sua denominazione principale è Nuragus di Cagliari DOC, anche in versione frizzante ed amabile, recentemente in versione spumante grazie all’aiuto di vendemmie precoci..
  • VERMENTINO – Vitigno a bacca bianca definito semi-aromatico, tipico della Sardegna ma presente anche in altre zone d’Italia, come Liguria e parte della Toscana come la Maremma e l’isola d’Elba. Molto note in Sardegna le denominazioni Vermentino di Gallura DOCG, e Vermentino di Sardegna DOC..
  • VERNACCIA DI ORISTANO – Vitigno a bacca bianca di antica origine sarda, presente nell’isola sin dall’epoca romana, soprattutto nelle zone di Oristano e provincia, come certifica il nome. Per tipo di vinificazione ricorda lo Sherry secco di Jerez, anche se con differenze sostanziali. La sua denominazione è Vernaccia di Oristano DOC..

Sicilia (Regione)

  • CABERNET SAUVIGNON – Vitigno internazionale a bacca nera originario della zona di Bordeaux, in Francia, ormai adattato perfettamente a gran parte delle latitudini..
  • CARRICANTE – Vitigno a bacca bianca autoctono siciliano, tipico delle pendici dell’Etna in provincia di Catania e coltivato sino a quasi 1000 metri di altitudine. Le uve di Carricante, grazie ai ricchi terreni di origine vulcanica, danno origine a vini bianchi di straordinaria qualità, freschi e fruttati, di grande struttura e longevità. La varietà rientra nelle denominazioni di zona come Etna Bianco DOC ed Etna Bianco Superiore DOC..
  • CATARRATTO – Vitigno a bacca bianca tipico della provincia di Trapani ma molto diffuso in tutta la Sicilia. Le varietà conosciute sono diverse ma quelle attualmente più coltivate sono il Catarratto Bianco Comune ed il Catarratto Bianco Lucido, che rappresentano circa il 30% della superficie vitata totale dell’isola. Le uve di Catarratto rientrano in numerose denominazioni regionali come Salaparuta DOC, Alcamo Bianco DOC, Etna DOC e varie altre..
  • FRAPPATO – Vitigno a bacca nera storicamente presente in Sicilia, diffuso un po’ ovunque nell’isola, in particolare delle provincie di Siracusa e Ragusa. Di antica origine iberica, secondo notizie attendibili, la sua presenza in Sicilia risale circa al 1700. Probabilmente originario delle zona di Vittoria, in provincia di Ragusa, il vitigno è chiamato infatti anche con il nome Frappato Nero di Vittoria. Normalmente vinificato insieme al Nero d’Avola, il Frappato è presente in diverse denominazioni  note, come ad esempio Cerasuolo di Vittoria DOCG, o in aggiunta ad altre uve nelle DOC Eloro, Vittoria ed Erice..
  • GRILLO – Vitigno a bacca bianca tipicamente siciliano, in particolare della zona occidentale e di tutta la provincia di Trapani. Il Grillo è utilizzato normalmente per la produzione del famosissimo vino Marsala, in uvaggio con altri vitigni della zona, ad esempio Inzolia e Catarratto, la denominazione di riferimento è Marsala DOC. Il vitigno è vinificato anche in purezza con ottimi risultati, da cui nascono vini fruttati, con note floreali, freschi e ben strutturati..
  • INZOLIA – Vitigno a bacca bianca autoctono siciliano, diffuso comunque anche in altre zone circoscritte di Toscana, Sardegna e Calabria. Il vitigno è conosciuto con diversi appellativi, a seconda delle zone di coltivazione, tipicamente Ansonica in Toscana, Nzoglia in Calabria etc. Si crede che il vitigno, di antiche origini francesi, sia stato introdotto in Sicilia dai Normanni durante la dominazione dell’isola. Anche se originariamente utilizzata come varietà da taglio, se vinificata in purezza, anche grazie alle sue caratteristiche aromatiche, è in grado di originare vini freschi e fruttati. Diffusa soprattutto nelle province di Palermo e Trapani, l’Inzolia è ad oggi presente in numerose denominazioni, sia in Sicilia che in Toscana..
  • MOSCATO DI ALESSANDRIA – Vitigno a bacca bianca tipico della Sicilia. La varietà è detta anche Zibibbo, dall’arabo “zabib”, che significa “uva appassita”, da qui naturalmente il legame con il Vino Passito di Zibibbo, molto noto quello di Pantelleria. Il Moscato d’Alessandria, deve il suo nome alla antica origine in Alessandria d’Egitto, è un vitigno aromatico da cui si ricavano principalmente vini dolci e passiti. La varietà è diffusa in tutto il mondo, dalla California all’Australia, al Sud Africa ed in parte dell’Europa, soprattutto nella penisola Iberica..
  • NERELLO CAPPUCCIO – Vitigno a bacca nera tipico delle province siciliane di Catania e Messina. Il Nerello Cappuccio, o Nerello Mantellato, è coltivato principalmente nelle aree alle pendici dell’Etna sino alla quota di 900 mt sul livello del mare, ed ha la caratteristica di essere vendemmiato tardivamente, verso la metà del mese di Ottobre. Il vitigno è parte integrante, per circa il 20% del totale, degli uvaggi dell’Etna Rosso DOC. Data la vicinanza, la varietà è diffusa anche in Calabria, nelle province di Reggio e Catanzaro..
  • NERELLO MASCALESE – Detto anche Negrello, è un vitigno a bacca nera, definito autoctono, comunque tipico delle aree etnee di Catania e nella provincia di Messina dove si coltiva su terreni vulcanici sino alla sorprendente altitudine di 1000 mt sul livello del mare. La varietà è nota per essere protagonista assoluta della denominazione Etna Rosso DOC, dall’80 al 100%, ma e presente in quantità notevole anche nella Faro DOC. Anche per il Nerello Mascalese, come per il Cappuccio, colpisce la raccolta tardiva delle uve che può arrivare tranquillamente sino a fine Ottobre..
  • NERO D’AVOLA – Vitigno a bacca nera autoctono della Sicilia e tipico della provincia di Siracusa. Conosciuto anche col nome di Calabrese, in realtà non avrebbe nulla a che vedere con la regione ma con il termine “Calaravrisi” la cui traduzione testuale è “uva di Avola”. E’ certamente il vitigno siciliano più noto e coltivato in regione, circa 18000 ettari vitati, il Nero d’Avola ha caratteristiche molto differenti a seconda delle zone di coltivazione delle uve e di vinificazione, dal fruttato e dolce tipico delle zone centro-occidentali al secco e speziato delle produzioni sud-orientali dell’isola, in particolare Eloro DOC e Noto DOC. Esistono anche uvaggi piu raffinati ed attuali, sicuramente e meno tradizionali, con vitigni internazionali quali Cabernet Sauvignon e Syrah..
  • PERRICONE – Vitigno a bacca nera autoctono siciliano, conosciuto anche come Pignatello. Il vitigno è coltivato in piccole superfici in quasi tutte le province dell’isola, in particolare Palermo e Trapani. E’ uno dei vitigni tipicamente utilizzati per la produzione del vino Marsala Ruby ma fa parte di numerosi altri disciplinari nelle zone di produzione, come Contea di Sclafani DOC, Delia Nivolelli DOC, Eloro DOC, Monreale DOC etc..

Toscana (Regione)

  • ALEATICO – Vitigno a bacca nera diffuso soprattutto in Toscana ma anche nel centro-sud Italia, Lazio, Puglia etc. E’ considerato un vitigno semi-aromatico, si pensa infatti possa essere una mutazione diretta del Moscato Nero, a cui somiglia per sapore. Ideale per la produzione di vini dolci, la varietà Aleatico rientra in numerose denominazioni, sia in purezza che assemblata, ad esempio Elba Aleatico Passito DOCG ed altri fuori regione..
  • CANAIOLO NERO – Vitigno a bacca nera tipico toscano, detto anche solo Canaiolo, è diffuso in Italia centrale ma da sempre molto utilizzato in Toscana, è infatti parte della ricetta originale del celebre Chianti. La varietà Canaiolo si vinifica anche in purezza, peraltro con ottimi risultati, ma la sua vera missione è fare la sua parte in alcuni dei vini più apprezzati della regione, come Chianti, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano ed altri..
  • CILIEGIOLO – Vitigno a bacca nera autoctono toscano, coltivato normalmente anche di altre regioni dell’Italia centrale, come Lazio, Marche e Abruzzo. Tradizionalmente assemblato con il Sangiovese, il vitigno è in grado di regalare grado alcolico e morbidezza, gusto fruttato ed attitudine all’affinamento..
  • COLORINO – Vitigno a bacca nera autoctono della Toscana ma diffuso anche in Umbria e nelle Marche. In passato, il Colorino veniva utilizzato per lo più nel taglio del Sangiovese, normalmente per rinforzarne il colore, da qui il nome Colorino, ed apportare morbidezza a contrasto della tannicità tipica del vitigno. Oggi, con il miglioramento genetico dei cloni di Sangiovese questa pratica non è ritenuta più necessaria, difatti il vitigno Colorino subisce da anni una drastica e continua diminuzione delle quantità prodotte..
  • INZOLIA – Vitigno a bacca bianca, tipicamente siciliano ma diffuso anche in Toscana, in particolare Isola d’Elba e Argentario. In Toscana prende il nome di Ansonica, antico appellativo di origine normanna, che però corrisponde esattamente alla varietà presente in Sicilia. Le denominazioni toscane a base di Inzolia fanno capo principalmente alla Elba Ansonica DOC, in diverse versioni secche, spumanti e passite.
  • MALVASIA LUNGA – Vitigno a bacca bianca tipico del centro-sud Italia. La varietà “lunga” fa parte della numerosa famiglia delle malvasie, ampiamente diffuse ed apprezzate per le loro caratteristiche. La Malvasia lunga, o Malvasia Bianca Lunga è parte integrante della ricetta originale classica del Chianti, creata da Benito Ricasoli nel 1870, da qui deriva infatti l’appellativo di Malvasia del Chianti.
  • MERLOT – Vitigno internazionale a bacca nera, originario della Francia, è uno delle varietà più coltivate al mondo..
  • PRUGNOLO GENTILE – Molto simile al Sangiovese Grosso, alcuni sostengono sia addirittura lo stessa varietà, è un vitigno a bacca nera presente in Toscana ed in gran parte della penisola Italiana. E’ definito Prugnolo nella zona collinare intorno a Siena ed è presente nelle denominazioni Vino Nobile di Montepulciano DOCG e Rosso di Montepulciano DOC.
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente italiano, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale è certamente il più coltivato in Italia. Diffuso in tutta la penisola da nord a sud, il Sangiovese è il principe dei vitigni italiani caratteristici, presente in numerosissime denominazioni importanti quali Chianti Classico DOCG, Brunello di Montalcino DOCG, solo per citarne alcuni tra le più conosciute..
  • TREBBIANO TOSCANO – Vitigno a bacca bianca di origine toscana, anche se ampiamente diffuso in tutta Italia, è uno fra gli esponenti più significativi della grande famiglia dei Trebbiani per superficie vitata complessiva. Varietà molto coltivata, grazie alla sua alta resa per ettaro ed alla versatilità che la caratterizza. Grazie alla sua spiccata acidità, che trasferisce al vino, si presta bene sia alla vinificazione tradizionale che all’appassimento, come ad esempio nel Vin Santo del Chianti DOC..
  • VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO – Vitigno a bacca bianca tipico della Toscana. La varietà è probabilmente autoctona della provincia di Siena ed in particolare della città di San Gimignano, da cui prende il nome. Il vitigno, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per i suoi vini di eccellenza, intorno agli anni 50 si andava mano a mano diradando per fare spazio a varietà più produttive come Malvasia Bianca e Trebbiano Toscano. Grazie anche alla tutela della denominazione Vernaccia di San Gimignano DOCG, il vitigno supera oggi i 500 ettari di superficie vitata..

Trentino (Provincia Autonoma)

  • CHARDONNAY – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della zona della Borgogna, in Francia. E’ oggi uno dei vitigni più apprezzati e diffusi al mondo, dal quale hanno origine vini di grande pregio..
  • GEWÜRZTRAMINER – Vitigno a bacca bianca tipico del Trentino e dell’Alto Adige, detto anche Traminer aromatico, da origine ad un vino unico per caratteristiche organolettiche, un esempio in regione è il Trentino Traminer DOC..
  • INCROCIO MANZONI 6.0.13 – Detto anche Manzoni Bianco, è un vitigno a bacca bianca coltivato in Trentino ma notoriamente di origine veneta. Il clone originale è stato ideato dal prof. Luigi Manzoni a Conegliano Veneto negli anni 30. La varietà, autoctona della provincia di Treviso, nasce dall’incrocio tra un  Riesling Renano ed un Pinot Bianco. Il Manzoni Bianco è ad oggi un vitigno abbastanza diffuso in tutto il Triveneto, in Trentino è presente nella denominazione Trentino Bianco DOC e vari altri vini prodotti in purezza..
  • MARZEMINO – Vitigno a bacca nera diffuso soprattutto in Trentino, ma anche in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. La sua origine è parecchio incerta, sono noti diverse varietà di Marzemino, alcune probabilmente selezionate in Italia, altre più a nord, forse in Austria. I territori più vocati della provincia Trentina sono lungo la vallata del fiume Adige, in prossimità di Trento, dove il vitigno esprime realmente grandi doti di qualità, degne di nota la denominazione Garda DOC..
  • MÜLLER THURGAU – Vitigno a bacca bianca coltivato in Trentino-Alto Adige ma originario di Geisenheim in Germania, tipico dei paesi di lingua tedesca. Il clone è stato creato dall’enologo svizzero Hermann Müller con l’incrocio tra un Riesling Renano ed un Madeleine Royale. In Italia è abbastanza diffuso, ma è il nord della penisola che esprime i meglio delle sue caratteristiche organolettiche. Il risultato è un vino leggermente aromatico, fresco, delicato, con una buona acidità.
  • NOSIOLA – Vitigno a bacca bianca, tipico del Trentino ed autoctono della Valle dei Laghi. Si pensa che il nome richiami le fragranze di nocciola che si ritrovano nel vino alla degustazione, da qui il termine dialettale “nosela”. Il vitigno è caratteristico di numerosi vini dolci, come il Trentino Vino Santo DOC, ottenuto con l’apporto delle “muffe nobili”, oppure l’omonimo Trentino Nosiola DOC..
  • PINOT BIANCO – E’ un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Francia, è molto diffuso in tutta Europa e nel Mondo..
  • PINOT NERO – Vitigno internazionale a bacca nera originario della regione francese della Borgogna. E’ considerato uno dei vitigni più importanti e pregiati, coltivato e vinificato in tutto il mondo..
  • RIESLING – Vitigno internazionale a bacca bianca originario della Renania o Valle del Reno, in Germania. E’ diffuso in tutto il mondo e produce vini dalle qualità sorprendenti, soprattutto passiti o vendemmie tardive..
  • SCHIAVA – Detto anche Schiava Gentile, è un vitigno autoctono dell’Alto Adige a bacca nera, presente anche in Trentino, che insieme alle varietà Schiava Grigia e Schiava Grossa compongono la famiglia dei vitigni Shiava. Originario della Slavonia, regione della Croazia, è presente in in Trentino-Alto Adige sin dall’antichità. Una denominazione del Trentino che utilizza uve Schiava, prodotta nella Valle dell’Adige, è Casteller DOC..
  • TEROLDEGO – Vitigno a bacca nera tipico della Valle dell’Adige in Trentino, in una zona chiamata Piana Rotaliana, tra i centri di San Michele all’Adige, Mezzocorona e Mezzolombardo, dove questa varietà incontra storicamente le condizioni ideali per la sua maturazione. La varietà è considerata la più importante a bacca nera della regione e da origine ad uno dei vini trentini più noti ed apprezzati, il Teroldego Rotaliano DOC..

Umbria (Regione)

  • GRECHETTO E GRECHETTO GENTILE – Vitigno a bacca bianca, considerato autoctono, è presente tipicamente in Umbria, ma anche nel Lazio, in Toscana e nelle Marche. Il nome comprende in realtà due varietà differenti, Grechetto di Orvieto e Grechetto di Todi definito anche Gentile. Nonostante i cloni siano chiaramente diversi e censiti separatamente, sono ad oggi considerati in modo univoco sotto la definizione di Grechetto.
  • SAGRANTINO – Vitigno a bacca nera autoctono umbro, coltivato soprattutto nella zona di Montefalco. Il vino che si ricava da questo vitigno è il pregiato Montefalco Sagrantino DOCG, vanto della regione Umbria e prodotto italiano conosciuto ed apprezzato a livello internazionale.
  • SANGIOVESE – Vitigno a bacca nera tipicamente italiano, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale e certamente il più coltivato in Italia. Diffuso in tutta la penisola da nord a sud, il Sangiovese è il principe dei vitigni italiani caratteristici, presente in numerosissime denominazioni importanti quali Chianti Classico DOCG, Brunello di Montalcino DOCG, Montefalco DOC, solo per citarne alcuni tra le più conosciute..
  • TREBBIANO SPOLETINO – Vitigno a bacca bianca autoctono dell’Umbria, diffuso in particolare nelle zone di Spoleto e Montefalco. Attualmente è una varietà crescita, presente soprattutto nella denominazione Spoleto DOC.

Valle d’Aosta (Regione)

  • CORNALIN – Vitigno a bacca nera ormai ritenuto autoctono della Valle d’Aosta, probabilmente introdotto dalla Borgogna verso alla fine del 700. Vista la diffusione sul territorio, la varietà Cornalin è attualmente tutelata dalla regione per il concreto rischio di estinzione..
  • FUMIN – Vitigno a bacca nera autoctono valdostano, diffuso in tutta la regione. Il nome deriva probabilmente dall’aggettivo “affumicato”, forse riferito al profumo intenso del vino che se ne ricava, forse alla patina bluastra che ricopre naturalmente il grappolo e lo fa apparire appunto affumicato. Il vitigno veniva utilizzato in passato per tagliare altri vini meno strutturati, ad oggi invece ha una sua identità anche vinificato in purezza. E’ naturalmente protagonista nella denominazione Valle d’Aosta DOC con il Valle d’Aosta Fumin DOC..
  • PETITE ARVINE – Vitigno a bacca bianca tipico della Valle d’Aosta, originario della regione del Vallese in Svizzera si è poi diffuso naturalmente oltre i confini. Secondo studi più recenti potrebbe invece derivare dal ceppo Prié Blanc, autoctono della regione. La varietà, perfettamente adattata al clima valdostano, si coltiva facilmente sino a quote relativamente elevate, anche oltre i 900 mt..
  • PETIT ROUGE – Vitigno a bacca nera tipico della Valle d’Aosta, è certamente il più diffuso ed uno dei più apprezzati dalla viticoltura locale. Con il Petit Rouge si producono vini di colore rosso violaceo, profumo intenso e note fruttate. La varietà è inclusa nella denominazione Valle d’Aosta DOC..
  • PRIÉ BLANC – Vitigno a bacca bianca autoctono della Valle d’Aosta, presente in regione da secoli anche se probabilmente originario della regione francese della Savoia o forse del Vallese in Svizzera. La varietà ha la particolarità di essere coltivata ad una quota notevole per una vite, generalmente tra i 900 ed i 1200 mt, su terrazzamenti lungo le rive del fiume Dora Baltea, in quelle che sono considerate le vigne più alte d’Europa. Anche il Prié Blanc è incluso nel disciplinare Valle d’Aosta DOC, in particolare nella sottozona Blanc de Morgex et de La Salle.

Veneto (Regione)

  • CABERNET – Vitigno internazionale a bacca nera originario della regione di Bordeaux, in Francia. Le varietà principali e più conosciute sono Cabernet FrancCabernet Sauvignon, entrambe molto diffuse nel mondo..
  • CORVINA – Vitigno a bacca nera autoctono della provincia di Verona, in particolare della zona del Lago di Garda e della Valpolicella in Veneto. La varietà, normalmente vinificata fresca o passito, è alla base delle produzioni più conosciute ed apprezzate della provincia. Le denominazioni più importanti che annoverano il vitigno nel disciplinare sono, Valpolicella DOC, Bardolino DOC e Garda DOC, naturalmente le più conosciute Amarone della Valpolicella DOCG, Bardolino Superiore DOCG, Recioto della Valpolicella ed altre..
  • DURELLA – Vitigno a bacca bianca autoctono della zona dei Monti Lessini, altopiano tra le province di Verona e Vicenza, in Veneto. Il nome Durella deriva dalla consistenza e resistenza delle bacche. Il vitigno è una buona base per il Monti Lessini Durello DOC, nelle tipologie classico, superiore, passito e spumante.
  • GARGANEGA – Vitigno a bacca bianca tipico delle zone collinari di Soave e Gambellara, tra le province di Verona e Vicenza. La varietà è molto diffusa per versatilità e qualità delle produzioni che ne derivano, particolarmente adatta a vini secchi, come il Soave Superiore DOCG, ma anche passiti dolci, come il Recioto DOCG di Soave e Gambellara..
  • GLERA – Vitigno a bacca bianca storicamente diffuso in Veneto, nell’area geografica compresa tra Conegliano Veneto e Valdobbiadene, nel trevigiano. Oggi, grazie all’ampliamento della DOC Prosecco, la coltivazione della Glera si è diffusa in quasi tutte le province del Veneto ed anche fuori regione. La varietà Glera, o Prosecco, difatti il nome si riferisce al vitigno e non alla denominazione, è alla base della produzione dello spumante Prodecco DOC, Colli Asolani Prosecco DOCG e Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG, tra i vini spumanti italiani più conosciuti e diffusi a livello internazionale..
  • INCROCIO MANZONI 6.0.13 – Comunemente detto Manzoni Bianco, è un vitigno a bacca bianca di origine veneta. Il clone è stato selezionato dal prof. Luigi Manzoni a Conegliano Veneto negli anni 30. La varietà, autoctona della provincia di Treviso, nasce dall’incrocio tra un  Riesling Renano ed un Pinot Bianco. L’Incrocio Manzoni è diffuso in tutto il Triveneto, in Veneto è presente in particolare nella denominazione Colli di Conegliano Bianco DOCG, Breganze Bianco DOC e vari altri vini prodotti in purezza..
  • MERLOT – Vitigno internazionale a bacca nera, originario della zona della Gironda, in Francia, insieme al Cabernet Sauvignon è uno dei vitigni più coltivato al mondo..
  • PINOT BIANCO – E’ un vitigno internazionale a bacca bianca originario della Borgogna, in Francia, è molto diffuso in Italia, soprattutto a nord, ma anche in Europa e nel Mondo..
  • RABOSO – Vitigno a bacca nera autoctono della provincia di Treviso, nelle aree del Piave in Veneto. In realtà, sotto il nome Raboso sono contemplate ben due varietà distinte geneticamente, il Piave ed il Veronese, entrambe presenti nella provincia di Treviso. Il vitigno, particolarmente acido e di forte tannicità, è storicamente considerato poco adatto alla produzione di vini di qualità ed utilizzato soprattutto come taglio o piuttosto come vino contadino da consumarsi a casa. Oggi, con l’ausilio delle nuove tecnologie vitivinicole, il vitigno ha recuperato qualità e dignità, attualmente fa parte di denominazioni quali Piave DOC, Venezia DOC.
  • RONDINELLA – Vitigno a bacca nera autoctono della provincia di Verona, più tipico della Valpolicella dove è impiegato per le tradizionali produzioni come Amarone e Recioto. Utilizzato maggiormente negli uvaggi classici insieme al Corvina, Corvinone e Molinara, grazie alle sue doti aromatiche e zuccherine. Le denominazioni più conosciute legate alla varietà Rondinella sono Amarone della Valpolicella DOCG, Recioto della Valpolicella DOCG e Valpolicella DOC.
  • TAI ROSSO – Vitigno a bacca nera tipico del Vicentino, in particolare dei Colli Berici. Denominato anche Tocai Rosso, in seguito alla controversia con l’Ungheria per la denominazione Tocai, si è preferito sostituire il nome con il nome con il sinonimo Tai. Il vitigno è geneticamente simile al Cannonau Sardo o alla Garnacha Spagnola, da cui probabilmente deriva. La varietà è parte degli uvaggi alla base delle produzioni dei vini rossi della denominazione Colli Berici DOC.

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V.1.0.22