Come si conserva il vino? Conservare correttamente il vino potrebbe sembrare una cosa banale, la mensola della nostra dispensa non è sempre la scelta giusta, le condizioni di conservazione più adeguate sono spesso diverse da quelle che normalmente utilizziamo in cucina o in dispensa. E’ giusto ricordare che il vino è una sostanza viva e dunque si evolve nel tempo assumendo caratteristiche sempre diverse, in questo inesorabile processo di maturazione l’ambiente circostante assume un ruolo fondamentale. Per fare un esempio concreto, vino conservato a 20° matura molto più velocemente di quanto farebbe a 12°, per questo la temperatura è uno dei fattori più importanti, anche se non l’unico.
Per una buona conservazione del vino sono necessarie alcune semplici ma importanti accortezze, è quasi sempre sufficiente attenersi ai criteri base del buon cantiniere come temperatura, umidità e luce. Certo, la nostra casa non è una cantina, e non ci piacerebbe che lo fosse, ma con il giusto impegno e poche semplicissime regole possiamo ottenere degli ottimi risultati.
La temperatura
La giusta temperatura di conservazione e maturazione del vino è di circa 12°/14°, quella che normalmente troveremmo in una cantina interrata o nei comuni refrigeratori da parete o cantinette climatizzate. Nel caso in cui non avessimo esattamente a disposizione gli strumenti più adatti potremmo optare per la classica rastrelliera da bottiglie inserita in un ambiente casalingo non troppo caldo, magari una veranda chiusa e riparata dal sole, uno sgabuzzino, un sottoscala etc. La maggior parte dei vini in commercio regge abbastanza bene temperature fino a 18°, ma non oltre, se conservati nel modo giusto senza sbalzi termici e scossoni. Evitiamo assolutamente le mensole della cucina, specialmente quelle in prossimità di caloriferi, cappe e forni dove le temperature non sono adatte e tendono a degradare velocemente le qualità del vino.
L’umidità
Un altro fattore di cui tenere conto assolutamente è l’umidità, il vino ha bisogno di un ambiente relativamente umido, meglio se fra il 70% ed il 90%, in caso contrario il tappo di sughero potrebbe asciugarsi col tempo e diventare permeabile all’aria, cosa che lo farebbe ossidare irrimediabilmente il vino. In caso di umidità eccessiva, anche se questo non è quasi mai un problema, potrebbero formarsi delle muffe, soprattutto nella zona del tappo, che rischiano di contaminare in qualche modo il prezioso contenuto delle nostre bottiglie.
La luce
La luce è un nemico giurato del vino, molto meglio evitarla, il colore verde scuro o marrone delle bottiglie ha esattamente lo scopo di salvaguardare il vino dalla luce, che ne deteriora irrimediabilmente aromi e colore, è dunque più indicato conservare i propri vini al buio completo o al massimo in penombra. Come detto in precedenza sarebbero ideali ambienti adeguatamente isolati da sorgenti luminose come stanzini di servizio, sottoscala etc.
Altri fattori
Il vino ama la calma, la maturazione in cantina ha ritmi lenti e naturali, costanti nel tempo, l’ambiente circostante permette l’evoluzione e l’invecchiamento nel rispetto del vino stesso, senza alcun tipo di stress e nei tempi giusti. I colpi o le vibrazioni rompono le molecole del vino e distruggono gli aromi, evitiamo di sistemare le nostre rastrelliere nel mobile della lavatrice o lavastoviglie. La posizione della bottiglia è anch’essa di fondamentale importanza, deve essere possibilmente orizzontale per permettere al sughero di rimanere costantemente umido e dunque ben elastico, condizione ideale per una chiusura perfettamente ermetica. Evitiamo sempre i cattivi odori, specialmente gli inquinanti chimici come solventi e detersivi, ma anche quelli forti di alcuni cibi come aglio e cipolla che potrebbero trafilare attraverso il tappo contaminando l’integrità e gli aromi del nostro vino.
V.1.0.22