Glossario del vino

La terminologia utilizzata nel mondo del vino, spiegata in modo semplice dalla A alla Z. Un glossario del vino con tutte le parole ed i termini più importanti ed utilizzati in ambito vitivinicolo, pensato per i principianti e per gli esperti del settore, contenuti originali in costante ampliamento ed evoluzione. Il dizionario ti aiuta a conoscere il vino e comprende tutti gli argomenti più rilevanti come vitigni e vini italiani, regioni e territori più tanto altro ancora.

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Indice Termini


A B C D E F G H I J L M N O P Q R S T U V Z

A

  • ABBINAMENTO VINO-CIBO: Valorizzazione delle caratteristiche di un vino in relazione al cibo o viceversa. L’abbinamento del vino col cibo parte da regole ormai note e codificate ma lascia sempre e comunque spazio alla valutazione ed al gusto.
  • ABBOCCATO: Vino che tende leggermente al dolce per la presenza di zuccheri residui che il processo di fermentazione non ha trasformato in alcol.
  • ACACIA: Aroma frequente nei vini bianchi, naturale e complesso, che richiama il profumo intenso dell’omonimo albero e dei suoi fiori.
  • ACERBO: Vino che ha ancora bisogno di affinamento, leggermente aspro al palato con note eccessive di acidità e sgradevolezza al palato. Potrebbe essere un difetto che denota una fermentazione malolattica interrotta o addirittura assente.
  • ACETICO: Vino in cui è presente più o meno il sapore di aceto. Il difetto è tipico di un vino lavorato o conservato in modo non appropriato. Il tasso di acidità volatile è regolamentato in base alla tipologia del vino, in alcuni casi ne rende vietata la vendita.
  • ACIDO: Termine riferito ad un vino disarmonico con elevato grado di acidità.
  • ACIDO LATTICO: Costituente naturale del vino, la sua concentrazione aumenta durante la fermentazione malolattica e rende il vino più morbido e rotondo.
  • ACIDULO: Termine riferito ad un vino giovane e gradevolmente fresco per la leggera acidità.
  • ACINELLATURA: Fenomeno che avviene nel grappolo quando produce acini piccoli e senza semi.
  • ACINO: La bacca che forma il grappolo d’uva. E’ costituito dalla buccia, che contiene numerose sostanze coloranti ed aromatiche, dalla polpa e dai semi detti anche vinaccioli.
  • ACRE: Vino aspro sia all’olfatto che al gusto normalmente per eccesso di tannino e sostanze acide.
  • ACUTO: Vino che colpisce l’olfatto in modo immediato e leggermente pungente.
  • ADDITIVI: Per la conservazione del vino la legge italiana consente l’uso della sola anidride solforosa in quantità minime e controllate. Anche se alcuni paesi lo consentono, in Italia è vietato anche l’uso di zucchero, o zuccheraggio, che consente un misurato aumento del grado alcolico senza alcun rischio sanitario.
  • ADDIZIONATO: Vino al quale sono state aggiunte, in conformità con le leggi vigenti, determinate quantità di sostanze, normalmente zuccheri o acidi, allo scopo di raggiungere determinate caratteristiche organolettiche.
  • AFFINAMENTO: Termine che include tutte le pratiche normalmente utilizzate per consentire ad un vino di attraversare tutte le fasi di assestamento e trasformarsi da prodotto inizialmente disarmonico a prodotto equilibrato. Le fasi principali dell’affinamento sono il riposo in vasche di acciaio o contenitori in legno immediatamente dopo la fermentazione e poi la fase finale in bottiglia prima della commercializzazione.
  • AFFUMICATO: Aroma tipico di alcuni vini, detto anche “Aroma di legna”.
  • AGGRESSIVO: Vino caratterizzato da un gusto acido ed amaro che lo rendono spiacevole al palato, normalmente dovuto alla presenza di tannini in un vino giovane.
  • AGLIACEO: Vino caratterizzato dal sentore tipico dell’aglio. Generalmente è indice di una cattiva vinificazione per la presenza residua di solfuro di etile, derivato dello zolfo.
  • AGLIANICO: Vitigno a bacca nera di originario del sud Italia.
  • AGRO: Gusto di un vino ottenuto dalla vinificazione di uve acerbe, caratterizzato da una forte acidità che talvolta richiama addirittura la spremuta di limone.
  • ALBERATA: Antica forma di allevamento che consiste nell’utilizzo di piante o alberi preesistenti come sostegno della vite stessa.
  • ALCOLICO: Vino con alta gradazione o titolo alcolometrico, normalmente fra i 15° ed i 18°.
  • ALLAPPANTE: Vino che lega in bocca, per l’eccesso di tannino, lasciando una sensazione gustativa simile a quella data da un frutto acerbo. È tipica di alcuni vini rossi giovani, ben strutturati, da destinare a lungo invecchiamento.
  • ALLEGAGIONE: Fase del ciclo della vite dove dal fiore si forma il nucleo della bacca.
  • ALLEVAMENTO: Forma della pianta di vite ottenuta dalla manipolazione diretta della chioma tramite potatura e legatura. Le forme di allevamento più comuni sono a Guyot, alberello, pergola, spalliera etc. Questa pratica ha l’obiettivo principale di migliorare la salute, la resa produttiva e la qualità delle uve.
  • ALLOCTONO: Termine generico che, se riferito ad un vitigno, indica che lo stesso è stato introdotto in un determinato territorio dall’esterno, del vitigno si riconosce generalmente l’esatta provenienza ed il periodo di introduzione. Sono considerati alloctoni i classici vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon, Pinot Noir, Chardonnay etc.
  • ALTITUDINE: Altezza di un luogo dal livello del mare. L’altitudine massima per la coltura della vite si colloca fra i 600 e gli 800 m.s.l.m.
  • AMABILE: Vino che presenta una leggera e leggera tendenza al dolce per la presenza di zuccheri non completamente trasformati in alcol.
  • AMARO: Uno dei sapori principali percepiti dalle papille gustative, sensazione generalmente sgradevole che però, in alcuni casi ed appena presente, conferisce al vino un giusto equilibrio.
  • AMAROGNOLO: Sapore piacevole che caratterizza numerosi vini sia bianchi che rossi, viene avvertito al passaggio del liquido nel retrobocca.
  • AMBRATO: Colore tipico di alcuni vini bianchi, normalmente passiti e liquorosi.
  • AMMANDORLATO: Sapore tipico della mandorla che si avverte quando dolce e amaro si trovano in equilibrio ed offrono una sensazione piacevole.
  • AMPELOGRAFIA: Disciplina dell’agraria che studia i vitigni. Identifica, classifica e descrive le diverse varietà esistenti, gli organi della pianta, le fasi di crescita etc.
  • AMPIO: Termine che si usa sia per il sapore che per il profumo del vino ed indica un senso d armonia e di persistenza.
  • ANALISI SENSORIALE: Termine che si riferisce all’esame delle proprietà organolettiche di un vino attraverso i sensi come la vista, l’olfatto ed il gusto.
  • ANIDRIDE CARBONICA: Composto chimico gassoso prodotto dalla trasformazione degli zuccheri in alcol durante la fermentazione del mosto. Questo è in grado di conferire un piacevole gusto ai vini frizzanti, sia bianchi che rossi ed è assolutamente indispensabile per la presa di spuma dello Spumante e dello Champagne nella rifermentazione in bottiglia.
  • ANIDRIDE SOLFOROSA: Composto chimico gassoso presente in natura nel vino, in molti casi viene aggiunta come additivo in dosi minime e controllate. Ha la capacita di prevenire l’ossidazione ed agevolare la chiarificazione del vino. La quantità di anidride solforosa è rigidamente fissata dalla legge.
  • ANNATA: Termine che si riferisce all’anno in cui sono state vendemmiate le uve e stabilisce quindi l’età del vino. Generalmente è indicata in etichetta se il vino è fatto con almeno l’85% di uva vendemmiata nell’anno.
  • ANTOCIANI: Sono composti chimici organici della famiglia dei flavonoidi, questi sono presenti nelle bucce degli acini e sono responsabili del colore rosso del vino.
  • APICE: Estremità o cima di un germoglio.
  • APPASSIMENTO: Caratteristico processo di disidratazione dell’uva che consente di aumentarne la concentrazione in zuccheri. I grappoli possono essere lasciati ad appassire direttamente sulla pianta oppure disposti su graticci in locali ventilati dopo la vendemmia. In questo modo si ottengono vini passiti di notevole contenuto alcolico. Nel caso di appassimento sulla pianta, per evitare che i grappoli vengano ulteriormente nutriti, si torce loro il picciolo interrompendo il passaggio della linfa.
  • ARCHETTI: Linee curve lasciate dal vino all’interno del bicchiere quando questo viene fatto roteare. Il modo di colare degli archetti, frastagliato o compatto, indica il livello di glicerina presente nel vino.
  • ARMONICO: Vino equilibrato in cui acidità, morbidezza e tannicità si trovano a livelli equivalenti, senza prevalere gli uni sugli altri.
  • ARNEIS: Vitigno a bacca bianca originario del nord Italia.
  • AROMA: Percezione retro nasale dell’olfatto durante la degustazione. La persistenza aromatica di un vino è uno degli elementi di giudizio fondamentali e si valuta anche in base al tempo in cui i suoi aromi rimangono percepibili dopo averlo deglutito, misurandola in secondi.
  • AROMI: Elementi volatili presenti nel vino che si evolvono con l’invecchiamento. Gli aromi primari sono quelli presenti nell’uva e determinano l’odore caratteristico di un vino, gli aromi secondari sono prodotti dai lieviti durante la fermentazione e quelli terziari o di evoluzione si  formano durante l’affinamento.
  • ASCIUTTO: Termine che si riferisce alla sensazione leggermente astringente al palato che, dopo la deglutizione, rimane pulito e asciutto. E’ considerato un parametro importante.
  • ASPRIGNO: Vino che in degustazione si rivela eccessivamente acido, in genere a causa di uve non completamente mature.
  • ASSEMBLAGGIO: Operazione tipica nella produzione degli spumanti, si tratta dell’unione bilanciata di diversi vini (cuvée) con caratteristiche differenti. La miscela deve avere caratteristiche specifiche, adatte alla spumantizzazione, come un buon livello di acidità, equilibrio etc.
  • ASTRINGENTE: Vino che all’assaggio asciuga la bocca, in genere a causa della presenza eccessiva di tannini.
  • AUSLESE: Termine di origine tedesca che significa “scelto, selezionato“, si riferisce al vino migliore, prodotto con uve selezionate e raccolte a mano. Il termine è utilizzato normalmente nei paesi o regioni di lingua tedesca come appunto Germania, Austria, Alto Adige etc.
  • AUSTERO: Termine che indica di un vino l’insieme di sensazioni date da ricchezza di colore, corpo, alcol, con un fondo amaro e modicamente aspro.
  • AUTOCTONO: Termine generico che, se riferito ad un vitigno, indica la presenza dello stesso in un determinato territorio da tempi molto lontani, tanto da non essere in grado conoscerne l’esatta provenienza. Sono considerati autoctoni vitigni italiani come Montepulciano, Nebbiolo, Cannonau, Nero d’Avola etc. Soltanto in Italia sono attualmente certificate oltre 500 varietà autoctone.

B

  • BACCA: Normalmente detta acino o chicco, si riferisce appunto al singolo frutto della vite. La bacca è composta dalla buccia, a cui si riferisce la colorazione del frutto, dalla polpa e dai semi. La vite è normalmente definita a “bacca bianca” e si riferisce a colorazioni della buccia dal giallo al verde,  a “bacca nera” normalmente di colore rosso scuro o bruno, a “bacca rosa” di colore rosato chiaro è una caratteristica abbastanza rara in natura, ed in fine a “bacca grigia” definizione riferita normalmente al solo Pinot Grigio.
  • BARBATELLA: Talea di vite, generalmente innestata, pronta per l’impianto ovvero la piccola parte di una pianta donatrice con poche gemme capaci di rigenerarsi, dette appunto barbe.
  • BARBERA: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • BARRIQUE: Piccola botte tipica della regione di Bordeaux, generalmente realizzata in rovere, con capacità di 225 litri. Normalmente usata per l’invecchiamento e l’evoluzione del vino al quale cede parte delle componenti aromatiche e dei tannini del legno. Le Barrique si utilizzano solitamente nuove o comunque non più di tre volte consecutive, questo a causa delle qualità aromatiche che col tempo tendono ad esauristi perdendo il loro effetto. Spesso vengono rivendute usate ad alcune distillerie di whisky che le utilizzano per l’invecchiamento dei prodotti di alta qualità.
  • BATONNAGE: Termine francese riferito all’operazione di rimescolamento delle fecce depositate sul fondo della botte o della barrique con il vino stesso, fecce che ritornano in sospensione favorendo l’ulteriore azione dei lieviti presenti in esse (autolisi dei lieviti) per un corretto affinamento del vino.
  • BEVERINO: Vino facile da bere, gradevole per vivacità e piacevolezza del gusto.
  • BIANCO D’ALESSANO: Vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia.
  • BIODINAMICA: Tecnica agraria che sostituisce l’utilizzo massiccio di prodotti chimici con scarti organici. Prevede inoltre il rispetto dei cicli naturali della pianta, la raccolta a maturazione fisiologica etc. In ambito enologico non sono consentite aggiunte di anidride solforosa o altri additivi.
  • BIOTIPO: Vitigno con caratteristiche peculiari, spesso tipiche di una certa area geografica, riconoscibile all’interno di un insieme più ampio di una varietà simile.
  • BLANC DE BLANCS: Vino prodotto unicamente da uve bianche, per le sue caratteristiche è usato di norma per la produzione di spumanti.
  • BLANC DE NOIRS: Vino bianco prodotto da uve nere, ottenuto con la separazione della polpa dalle bucce e dalle altre parti solide del grappolo durante la pigiatura, e prima che inizi la fermentazione.
  • BOTRITIZZATO: Vino prodotto con uve colpite da Botrite, una malattia della vite provocata da muffe nobili come la “botrytis cinerea“, processo del tutto naturale con cui si ottengono i vini passiti.
  • BLEND: Vino prodotto dal mix di diversi vitigni (uvaggio) oppure da diversi vini (taglio).
  • BOTTE: Tradizionale contenitore in legno usato per l’invecchiamento dei vini. Il legno più utilizzato per costruire le botti è il rovere, in particolare il rovere di Slavonia, ideale per la sua porosità e per lasciar respirare il vino garantendo una moderata ossidazione.
  • BOTTIGLIA: Il contenitore di vetro che accompagna il vino dall’ultima parte dell’affinamento al consumo finale. Dal caratteristico colore scuro, tendente al verde o al marrone, indispensabile per proteggere il vino dalla luce. Le bottiglie più diffuse sono la bordolese, la borgognotta, la champagnotta, il fiasco impagliato e diverse altre. La bottiglia più diffusa contiene 0,75 litri ma esistono anche bottiglie di formati differenti.
  • BOUQUET: Insieme delle sensazioni olfattive offerte dal vino.
  • BRILLANTE: Vino limpido con riflessi luminosi estremamente brillanti.
  • BRIOSO: Vino giovane, leggero e fresco, spesso frizzantino.
  • BRUCIANTE: Vino che, per elevato contenuto alcolico, dà la sensazione di bruciore nella degustazione.
  • BRUCIATO: Vino che nella degustazione trasmette al palato una sensazione di frutta cotta o bruciata.
  • BRUT: Termine francese molto usato per indicare un vino spumante particolarmente secco, con residuo zuccherino compreso fra 6 e 12 g/l, contenente al suo interno una minima quantità dei cosiddetto liqueur d’expedition (miscela di zucchero di canna e spumante a cui talvolta si unisce del distillato di vino) aggiunta in lavorazione.
  • BUCCIA: Parte più esterna dell’acino che contiene la maggior parte delle sostanze aromatiche e polifenoliche del vino, soprattutto tannini e antociani. La buccia ha un ruolo fondamentale nella vinificazione in rosso, dove macera a lungo a contatto con il mosto. Nella vinificazione in bianco viene normalmente eliminata.
  • BUTIRRICO: Odore rancido e sgradevole, simile a quello del burro inacidito, che particolari fermentazioni batteriche possono conferire al vino.

C

  • CABERNET FRANC: Vitigno a bacca nera di origine francese, considerato internazionale.
  • CABERNET SAUVIGNON: Vitigno a bacca nera di origine francese, considerato internazionale.
  • CALDO: Vino di livello alcolico elevato che trasmette al palato una gradevole sensazione di calore.
  • CANNONAU: Vitigno a bacca nera autoctono della Sardegna.
  • CAPSULA: Copertura di plastica o alluminio a protezione del tappo, ha anche una funzione estetica di abbellimento della bottiglia.
  • CARATELLO: Piccola botte in legno di rovere, dalla capacità variabile fra 25 e 100 litri, usata tradizionalmente in Toscana per l’invecchiamento del Vin Santo.
  • CARATTERISTICO: Vino il cui vitigno di origine risulta estremamente chiaro e leggibile.
  • CARIGNANO: Vitigno a bacca nera autoctono della Sardegna.
  • CARTA DEI VINI: Lista dei vini offerti dal ristoratore, normalmente divisa per tipologie, rossi, bianchi, spumanti etc.
  • CATRAME: Insieme di sensazioni gradevoli all’olfatto ed al palato che ricordano appunto il catrame; sono dovute alla ricchezza di sostanze quali glicerina, alcol e tannino trasformati dal processo di invecchiamento ed ossidazione. E’ una caratteristica presente nei grandi vini rossi, nota con il nome di “goudron”.
  • CAVEAU: Termine che indica una piccola cantina o una zona protetta all’interno di una cantina più ampia in cui si conservano bottiglie rare e di valore.
  • CERASUOLO: Il tipico colore rosso non troppo intenso dei vino, simile alla polpa della ciliegia, con riflessi aranciati e violacei.
  • CHARDONNAY: Vitigno a bacca bianca di origine francese, considerato internazionale.
  • CHARMAT: Metodo di spumantizzazione del vino, appunto “metodo Charmat”, deriva dell’enologo francese Eugène Charmat che ha brevettato il processo produttivo ideato dall’italiano Federico Martinotti nel 1895. Il metodo consiste nel ricreare in autoclave la presa di spuma tipica dei vini spumanti, la stessa che nel metodo Classico si ottiene direttamente in bottiglia. In questo modo è possibile lavorare su grandi quantità di vino che viene imbottigliato direttamente sotto pressione. E’ un metodo industriale di grande efficacia che però, per alcuni, non eguaglia la qualità della rifermentazione in bottiglia.
  • CHIARIFICAZIONE o CHIARIFICA: Operazione che rende il vino perfettamente limpido. Si esegue impiegando sostanze naturali come albume d’uovo, colla di pesce o altro.
  • CHIAVENNASCA: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • CLONE: Sottovarietà di vite che differisce dalla varietà principale per mutazione genetica. Le diversità del clone dalla varietà di origine devono essere stabili, chiare e distinguibili, si devono trasmettere alla discendenza per moltiplicazione vegetativa.
  • COCCINIGLIE: Sono comuni parassiti delle viti, insetti infestanti che traggono nutrimento dalla linfa della pianta causandone il progressivo indebolimento.
  • COMPOSTI VOLATILI: Sono sostanze odorose o aromi che se in alte concentrazioni si percepiscono facilmente attraverso l’olfatto.
  • CONCENTRAZIONE: Pratica enologica che prevede la riduzione della quantità di acqua presente nel mosto con lo scopo di aumentarne il grado zuccherino, questo produrrà a sua volta un vino più alcolico. Questa pratica è regolamentata dalla legge.
  • CONCIMAZIONE:  Arricchimento del terreno attraverso l’uso di concimi con lo scopo di favorirne la salute e la corretta crescita della vite.
  • CORPO: Termine che indica la struttura complessiva di un vino, con acidità, colore, tannino e alcol in perfetta armonia.
  • CORTO: Vino di scarsa intensità sia dal punto di vista olfattivo che gustativo, le cui sensazioni scompaiono immediatamente dopo la degustazione senza lasciare alcun ricordo.
  • COTTO: Vino che ha un gusto di cotto, di pesante, la cosa è dovuta normalmente all’aggiunta di mosto concentrato.
  • COUPAGE: Termine francese che significa letteralmente “taglio” e si riferisce all’unione di più vini provenienti da diversi vigneti con lo scopo di migliorarne la qualità complessiva. Può essere considerato un vero e proprio assemblaggio, pratica pressoché identica utilizzata nella prima fase della produzione di vini spumanti.
  • CRITTOGAME: Vegetali primitivi come alghe, funghi etc. portatori di alcune malattie della vite e delle piante in generale come Peronospera, Oidio, Botrytis Cinerea (muffa grigia o nobile).
  • CROATINA: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • CRU: Termine francese che indica un determinato vigneto o una parte di esso dalla quale si ottiene un particolare vino.
  • CUVÉE: Parola francese che indica il risultato che nasce dall’assemblaggio di diversi vini allo scopo di ottenere una determinata qualità costante nel tempo. Il termine è normalmente associato alla produzione di Champagne e Spumanti.

D

  • DEBOLE: Vino di poco corpo, scarso o addirittura privo di personalità e con uno scarso livello alcolico.
  • DECANTAZIONE: Trasferimento di un vino invecchiato dalla bottiglia a una speciale caraffa, generalmente chiamata “decanter”, con il duplice scopo di ossigenarlo e di separarlo dai sedimenti accumulati e tipici dell’invecchiamento. La delicata operazione avviene molto lentamente, versando il vino lungo una parete del decanter, esaminandolo in trasparenza alla luce per intercettare ed eliminare le tracce di sostanze torbide accumulate nel tempo.
  • DECANTER: Caraffa trasparente in vetro o cristallo con base larga utilizzata per la decantazione del vino.
  • DÉGORGEMENT: Pratica che corrisponde ad una delle fasi specifiche del metodo Classico, un procedimento per la produzione di spumanti. Letteralmente “sbocco“, cioè eliminazione dei depositi di lieviti accumulati nel collo della bottiglia al termine della fase precedente detta “remuage“. Consiste nell’unione in sequenza di alcune tecniche molto creative, si parte dal congelamento a -20° dei residui accumulati nella zona del tappo, si procede poi con lo sbocco delle fecce attraverso l’eliminazione del tappo provvisorio e l’azione dalla pressione presente all’interno della bottiglia. Dopo la fase di dégorgement, la bottiglia subisce un ultimo rabbocco e la tappatura finale.
  • DEMI-SEC: Spumante con aggiunta di “liqueur d’expedition” a tasso zuccherino tra il 6 e l’8% che gli conferisce un gusto leggermente dolce.
  • DENSITA’ D’IMPIANTO: Corrisponde al numero di piante coltivate per ettaro di terreno. E’ considerata alta se le piante superano le 5000/ha, media da 3000 a 5000/ha e bassa sotto le 3000/ha.
  • DEPOSITO: Insieme di sostanze contenute nel vino che precipitano e si accumulano sul fondo del contenitore.
  • DIRASPATURA: Separazione dei raspi dagli acini, operazione svolta generalmente da una macchina in automatico. L’eliminazione dei raspi migliora la qualità complessiva del vino.
  • DISARMONICO: Vino non equilibrato nelle sue componenti, alcune delle quali in modo prevalente e talvolta sgradevole.
  • DISCIPLINARE: Inteso come disciplinare di produzione, è l’insieme di norme e vincoli legati ad una produzione specifica. Nel caso del vino riguarda l’uso della Denominazione di Origine e ne determina sia vincoli produttivi che commerciali.
  • DOC: Letteralmente (Denominazione di Origine Controllata), è fissata dalla legge n. 930 dei 12/7/1963 e distingue i vini di zone particolarmente vocate, prodotti secondo regole fissate da disciplinari che stabiliscono le uve, la resa per ettaro, i procedimenti di vinificazione e di invecchiamento.
  • DOCG: Letteralmente (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), è concessa unicamente a vini di particolare importanza per la cui produzione sono fissati criteri e controlli severi e limitativi.
  • DOLCETTO: Vitigno a bacca bianca originario del nord Italia.
  • DOSAGGIO: Preparato a base di zucchero e vino o mosto utilizzato in aggiunta al termine del processo di spumantizzazione.
  • DURO: Vino eccessivamente ricco di tannino e acidità in rapporto al grado suo alcolico. In genere sono duri i vini giovani. Il difetto normalmente cala con l’invecchiamento.

E

  • EFFERVESCENZA: Caratteristica dei vini spumanti e frizzanti data dalla presenza di CO2 in forma gassosa.
  • ELEGANTE: Vino non dotato qualità particolarmente evidenti ma dotato di finezza, leggerezza e piacevolezza.
  • EQUILIBRATO: Vino ben proporzionato nelle sue componenti, soprattutto nel rapporto tra il suo alcolico e acidità.
  • ERBACEO: Vino con sentori che ricordano l’erba appena tagliata, caratteristica tipica dei Cabernet.
  • ESPOSIZIONE: Orientamento dei terreni rispetto ai punti cardinali e dunque all’irraggiamento solare quotidiano. Le esposizioni considerate migliori sono quelle che affacciano a sud, parliamo naturalmente dell’emisfero boreale, questo vale soprattutto per la produzione di vini rossi di qualità, per i bianchi e tutti gli altri vini l’esposizione e meno importante.
  • ESTERI: Composti chimici organici volatili che si formano per reazione fra acidi ed alcol durante la fermentazione alcolica e donano al vino note floreali e fruttate. Questi si formano durante l’invecchiamento del vino e sono considerati aromi terziari.
  • ETEREO: Vino che nel profumo rivela la presenza di componenti volatili. E’ una caratteristica tipica dei grandi vini invecchiati.
  • EVANESCENTE: Vino spumante dal perlage scarso e poco persistente.
  • EVOLUTO: Vino che nel tempo subisce modifiche di carattere qualitativo, si evolve con profumi ed aromi nuovi, questo vale sia in positivo che in negativo.

F

  • FALANGHINA: Vitigno a bacca bianca originario del sud Italia.
  • FECCE: Lieviti esausti al termine della fermentazione.
  • FENOLI: Composti chimici organici contenuti nei mosti e nei vini.
  • FERMENTAZIONE ALCOLICA: Processo che comincia nel mosto immediatamente dopo la pigiatura dell’uva con la trasformazione delle sostanze zuccherine in alcol.
  • FERMENTAZIONE MALOLATTICA: Processo successivo alla fermentazione alcolica, all’incirca durante la primavera successiva alla vendemmia, analogo al ciclo vegetativo della vite, trasforma l’acido malico già presente nel vino in acido lattico tramite una seconda fermentazione. La fermentazione malolattica è una fase fondamentale ed assolutamente necessaria alla produzione del vino, conferisce inoltre eleganza e finezza al prodotto.
  • FIANO: Vitigno a bacca bianca originario del sud Italia.
  • FILLOSSERA: Parassita della vite (Daktulosphaira vitifoliae), piccolo insetto che attacca le radici della pianta provocandone il deperimento e la morte. Giunta in Europa dall’America intorno al 1860, la fillossera provocò danni quasi irreparabili al patrimonio viticolo del vecchio continente.
  • FILTRAZIONE: Eliminazione di impurità e sostanze in sospensione nel vino tramite appositi filtri.
  • si esegue con l’aiuto di un fil
  • FIORE: Malattia dei vino dovuta all’opera di particolari lieviti che trasformano l’alcol etilico in acqua e anidride carbonica. E’ facilmente riconoscibile dal velo biancastro che ricopre la superficie del vino. Normalmente colpisce i vini di bassa gradazione.
  • FIORITURA: Fase vegetativa della vite che produce infiorescenze alle estremità dei raspi. Questa fase coincide con l’inizio del periodo caldo, fra Maggio e Giugno e dura generalmente una o due settimane.
  • FLOREALE: Vino con profumi che richiamano chiaramente quelli dei fiori, ad esempio violetta, acacia, biancospino etc. La definizione riguarda anche la sensazione gusto-olfattiva che ne deriva in degustazione.
  • FORTIFICATO: Vino al quale è stato aggiunto dell’alcol per aumentarne il grado, normalmente attraverso un distillato come il Cognac o altro. In passato lo scopo principale era quello di conferire al vino maggiore stabilità per la conservazione o il trasporto, oggi la pratica è rimasta in voga soltanto per alcuni vini molto particolari come Porto, Madera, Marsala, Sherry o Jerez etc.
  • FRAGRANZA: Sensazione sia olfattiva che gustativa, durante la degustazione di un vino, che rimanda in modo equilibrato sia alla frutta matura che ai fiori freschi.
  • FRANCA DI PIEDE: Pianta di vite non innestata.
  • FRANCO: Vino che all’assaggio offre sensazioni nette e decise, senza difetti.
  • FRESCO: Vino dotato di una giusta e piacevole acidità.
  • FRIULANO: Vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli-Venezia Giulia.
  • FRUTTATO: Vino con profumi che richiamano chiaramente quelli della frutta, da quella fresca a quella matura ed oltre, ad esempio mela, pera, frutti rossi etc. etc. La definizione riguarda anche la sensazione gusto-olfattiva che ne deriva in degustazione.

G

  • GAGLIOPPO: Vitigno a bacca nera autoctono della Calabria.
  • GENEROSO: Vino dotato di buon livello alcolico e dalla struttura equilibrata.
  • GLERA: Vitigno a bacca bianca di originario del nord Italia.
  • GOUDRON: Vedi Catrame.
  • GRADO ALCOLICO: Contenuto di alcol etilico in un vino, si indica generalmente in percentuale rispetto al volume complessivo (12%Vol).
  • GRAPPOLO: Frutto della vite, formato dalle bacche o acini e dal raspo che le collega alla pianta. La forma e la dimensione del grappolo determinano generalmente la natura del vitigno, le sue caratteristiche di principali e la sua qualità etc. In base alla forma, i grappoli vengono classificati come conici, piramidali, cilindrici, troncati, alati, doppi o composti.
  • GRASSO: Vino dotato contemporaneamente di buon corpo, pieno e vellutato, fattori derivati da un’ottima maturazione delle uve. Esprime inoltre un grado alcolico normalmente abbastanza elevato.
  • GRATICCIO: Struttura in legno o altro materiale dove si poggiano i grappoli per la sovramaturazione. Questa pratica pratica ha la funzione di disidratare l’uva e concentrarne gli zuccheri al suo interno, è utilizzata normalmente per la produzione dei vini passiti.
  • GRECO BIANCO: Vitigno a bacca bianca di originario del sud Italia.
  • GUERIDON: Tavolino con rotelle utilizzato dal sommelier per il servizio del vino.
  • GUYOT: Una forma di allevamento della vite.

I

  • IGT: Acronimo di Indicazione Geografica Tipica, una denominazione italiana.
  • IMMATURO: Vino che non ha ancora raggiunto la sua piena maturità. Capita di tanto in tanto ai vini rossi da grande invecchiamento che, anche se assaggiati dopo diversi anni presentano ancora caratteristiche tipiche dei prodotti giovani.
  • INERBIMENTO: Pratica che consiste nel ricoprire il vigneto di un fitto strato erboso, questo avviene naturalmente fra un filare e l’altro ed ha diversi scopi: stabilizza e consolida il terreno, restituisce allo stesso elementi minerali utili favorendone una giusta aerazione ed irrigazione.
  • INNESTO: Inserzione di una piccola porzione di una pianta (nesto) all’interno di un’altra (portainnesto) allo scopo di ottenerne un’altra migliorata o mutata nella sua natura.
  • INTORBIDAMENTO: Modificazione della limpidezza di un vino a causa della presenza di sostanze non solubili in sospensione.
  • INVAIATURA: Fase del ciclo di maturazione dell’uva in cui l’acino cambia colore.
  • INVECCHIAMENTO: Maturazione del vino o periodo di affinamento prima dell’imbottigliamento e del consumo. Questa fase è necessaria perché consente alle varie componenti di armonizzarsi fra loro in un insieme armonico.
  • INZOLIA: Vitigno a bacca bianca autoctono della Sicilia.
  • IRIDESCENTE: Fenomeno che si riscontra specialmente nei vini bianchi quando, illuminati direttamente, rifrangono la luce in diversi colori, da qui il termine “iridescente”.
  • ISOENZIMI: Forme molecolari differenti dello stesso enzima, utilizzati nella classificazione dei vitigni.

J

  • JÉROBOAM: Bottiglia di grande formato della capacità di 3 litri, utilizzata tradizionalmente per lo Champagne, corrisponde esattamente a 4 bottiglie standard da 0,75 litri.

L

  • LAMBRUSCO DI SORBARA: Vitigno a bacca nera autoctono dell’Emilia-Romagna.
  • LAMBRUSCO GRASPAROSSA: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • LAMBRUSCO SALAMINO: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • LATITUDINE: Posizione o coordinata geografica di un territorio rispetto all’equatore, corrisponde ad una distanza angolare e si misura in gradi, in pratica la posizione nord-sud sulla cartina geografica. La latitudine determina uno dei fattori climatici più importanti nella coltura della vite, temperatura dell’aria, precipitazioni, irraggiamento solare etc. La viticoltura è normalmente diffusa fra i 30° e i 50° di latitudine nell’emisfero nord e fra i 30° e i 40° nell’emisfero sud.
  • LEGATURA: Fissaggio dei tralci o dei germogli della vite ai sostegni strutturali, consente di impostare la giusta forma di allevamento, alberello, guyot etc.
  • LEGGERO: Vino poco alcolico e di struttura debole.
  • LIEVITI: Microrganismi utilizzati nella vinificazione che inducono la naturale fermentazione nei mosti, quelli cosiddetti “selvaggi” sono contenuti nelle bucce delle uve, in particolare nel velo ceroso di colore bianco detto purina. Nelle produzioni vinicole moderne si utilizzano generalmente lieviti selezionati, ottenuti da speciali colture di vini pregiati, questi di solito garantiscono elevate capacità fermentative.
  • LIMPIDEZZA: Caratteristica del vino, è indice di corretta lavorazione ed eccellente salute. Il vino si presenta all’esame visivo con diversi gradi di limpidezza: cristallino, brillante, limpido, velato, torbido.
  • LIQUEUR DE TIRAGE: Sciroppo a base di zucchero e lieviti utilizzato come starter per la rifermentazione nei processi di spumantizzazione.
  • LUNETTA: Etichetta supplementare a forma di mezza luna posta nella collo della bottiglia, contiene alcune informazioni ausiliarie come l’annata di produzione, eventuale bollino di garanzia etc.
  • LUNGO: Vino che lascia in bocca una sensazione persistente anche dopo la deglutizione.

M

  • MACERAZIONE: Fase del processo di vinificazione dove le parti solide dell’uva, bucce, vinaccioli etc, sono a stretto contatto con il mosto, con la finalità di estrarne gli aromi necessari. La durata è della macerazione determina alcune delle qualità organolettiche più importanti del vino. Diminuendo la temperatura di macerazione è possibile controllarne la durata effettiva prima che cominci la fermentazione.
  • MACERAZIONE CARBONICA: Pratica ideata dai produttori francesi del “Beaujolais Nouveau” allo scopo di commercializzare il loro vino “novello” poche settimane dopo la vendemmia, e oggi usata normalmente per tutti i novelli. Il processo pratico consiste nel mettere l’uva intera e non pigiata in contenitori ermeticamente chiusi, in ambiente saturo di anidride carbonica, questo provoca una fermentazione rapida con la quale parte degli zuccheri viene trasformata in alcol senza intervento di lieviti. Si ottiene così un vino leggero di colore, con poco tannino, di buon sapore ed equilibrio. Il risultato è gradevole in bocca, facile da bere ma di scarsa rilevanza perché ha bisogno di essere consumato entro pochi mesi dalla produzione.
  • MADERIZZATO: Il termine deriva direttamente dai vini prodotti a Madera, caratterizzati da odore leggermente amaro di erba secca, sapore duro con un ricordo di nocciola. Si tratta di sensazioni provocate dall’ossidazione che, in alcuni vini, come appunto il Madera, il Marsala e il Jerez, è considerato un pregio inconfondibile. Nei vini normali, quelli ottenuti da uvaggi differenti, la “maderizzazione” è invece considerata come un grave difetto e denuncia la decomposizione dei microrganismi che costituiscono il vino e che risultano essere definitivamente morti.
  • MAGNUM: Bottiglia di grande formato della capacità di 1,5 litri, utilizzata tradizionalmente per lo Champagne ed alcuni vini rossi, corrisponde esattamente a 2 bottiglie standard da 0,75 litri.
  • MAGRO: Vino povero di corpo e poco armonico.
  • MALVASIA BIANCA DI CANDIA: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia
  • MARZEMINO: Vitigno a bacca nera originario del nord Italia.
  • MATTONATO: Caratteristica tipica dei vini molto vecchi, che tendono ad assumere una colorazione sfumata tendente all’ocra, visibile specialmente sull’orlo dei bicchiere.
  • MATURO: Vino armonico e completo, che ha raggiunto uno stadio ottimale delle sue caratteristiche organolettiche.
  • MERLOT: Vitigno a bacca nera di origine francese, considerato internazionale.
  • METALLICO: Percezione secca e fredda al palato, che ricorda appunto il metallo. Si manifesta in alcuni vini difettosi o accostando un vino ad un cibo di difficile abbinamento, come ad esempio il carciofo.
  • METODO CHARMAT: Conosciuto anche come Martinotti, è un metodo di spumantizzazione che prevede la rifermentazione in autoclave, un grosso contenitore metallico pressurizzato dove avviene la presa di spuma e la maturazione del vino a contatto con i lieviti. Questo metodo è tipico dello spumante prosecco.
  • METODO CLASSICO: Conosciuto anche come Champenoise è un metodo di spumantizzazione che prevede la rifermentazione in bottiglia, dove avviene fisicamente la presa di spuma e la maturazione del vino a contatto con i lieviti. Questo metodo è tipico dello Champagne e di numerosi spumanti italiani come franciacorta, trento spumante, asti spumante metodo classico etc.
  • MICROSSIGENAZIONE: Tecnica di affinamento dei vini rossi che consiste nell’introduzione di piccole quantità di ossigeno attraverso appositi diffusori, questo permette la formazione di legami fra tannini ed antociani che ne migliorano struttura e stabilità.
  • MILLESIMATO: Vino le cui uve derivano dallo stesso anno di produzione o “millesimo“, dal francese “millésime“, in genere prerogativa degli Champagne o di alcuni Spumanti italiani.
  • MILLESIMO: Anno della vendemmia delle uve o annata, termine da cui deriva l’aggettivo “millesimato“, normalmente riservato a vini dall’annata particolarmente riuscita.
  • MINERALE: Vino con profumi che richiamano quelli della terra, come il sottobosco, o della roccia, come grafite, idrocarburi, pietra focaia etc, caratteristica molto ricercata nella degustazione.
  • MOLLE: Vino dal basso grado alcolico, povero di tannini e acidità, poco consistente ed insipido al palato.
  • MONOVITIGNO: Vino prodotto da una sola varietà di uva, anche detto monovarietale.
  • MONTEPULCIANO: Vitigno a bacca nera originario del centro Italia.
  • MORBIDO: Vino dal sapore e dalla struttura pastosi e poco aggressivi.
  • MORFOLOGIA: Termine generico che riferito alla vite ne indica la forma anatomica.
  • MOSTO: Succo denso ottenuto dalla pigiatura dell’uva appena vendemmiata e non ancora in fase di fermentazione, il mosto contiene ancora le particelle solide composte da bucce e vinaccioli ed è destinato esclusivamente alla produzione del vino.
  • MUFFE: Microrganismi della famiglia dei funghi, di cui fanno parte anche i lieviti. La muffa Botrytis cinerea o Botrite causa la sovramaturazione delle uve e l’aumento della concentrazione zuccherina, questa è utilizzata nella produzione di vini bianchi liquorosi come i muffati.
  • MUSCHIATO: Profumo percepito in determinati vini con una sensazione che ricorda leggermente il geranio muschiato. E’ caratteristica peculiare e sicuramente gradevole delle diverse varietà di uva Moscato.

N

  • NABUCHODONOSOR: Bottiglia di grande formato della capacità di 15 litri, utilizzata tradizionalmente per lo Champagne, corrisponde esattamente a 20 bottiglie standard da 0,75 litri.
  • NEBBIOLO: Vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte.
  • NEGROAMARO: Vitigno a bacca nera autoctono della Puglia.
  • NERBO: Caratteristica di un vino dalla struttura bene equilibrata.
  • NERO D’AVOLA: Vitigno a bacca nera autoctono della Sicilia.
  • NETTO: Vino pulito, che offre sensazioni immediate.

O

  • ODORE LATTICO: Odore caratteristico del vino dopo la fermentazione malolattica.
  • OSSIDAZIONE: E’ una reazione chimica, provocata nel vino dall’eccessivo contatto con l’ossigeno, che tende ad alterarne gusto e colore.

P

  • PASSATO: Vino conservato male o troppo a lungo, che ha iniziato un processo degenerativo.
  • PASSERINA: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.
  • PASSITO: Vino ottenuto da uve bianche o rosse pigiate dopo un periodo di appassimento dei grappoli direttamente in pianta, in alcuni casi su graticci, su stuoie oppure appesi in locali ventilati. In questo caso la pigiatura delle uve avviene solitamente tra novembre e gennaio. Il risultato è un prodotto di alto grado alcolico, intorno ai 14°, dal gusto dolce, è adatto come vino da dessert o conversazione.
  • PASTORIZZAZIONE: Procedimento industriale che consiste nel portare il vino ad una temperatura fra i 50 e i 75°C, in modo da eliminare completamente i batteri presenti. In questo modo si riesce ad evitare rifermentazioni, acetificazioni e altre trasformazioni dovute ai microrganismi. Naturalmente, è bene specificare che, i grandi vini non subiscono questo trattamento.
  • PECORINO: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.
  • PEDICELLO: Picciolo dell’acino, parte di collegamento fra raspo e acino.
  • PEDOLOGIA: Scienza che studia il suolo terrestre in tutti i suoi aspetti fondamentali. La pedologia è strettamente legata alla fisica, chimica, climatologia, agraria ed enologia.
  • PEDOCLIMA: In pedologia, le condizioni fisiche del terreno dipendenti da fattori climatici esterni quali temperatura, umidità etc. Il concetto di pedoclima è particolarmente importante in ambito viticolo in quanto influisce direttamente nel ciclo annuale della vite.
  • PEDUNCOLO: Tratto della struttura del raspo collegata direttamente all’acino, anche detto pedicello o peduncoletto.
  • PENDENZA: Inclinazione del terreno di coltura rispetto al piano. La pendenza condiziona in modo determinante la produzione perché determina l’incidenza della radiazione solare e dunque la l’irraggiamento complessivo del vigneto.
  • PERLAGE: Parola francese traducibile in “effervescenza“, indica l’insieme delle bollicine prodotte dagli spumanti che dal fondo dei calice si propagano verso la superficie. La finezza del perlage è indice di un prodotto di alta qualità.
  • PERONOSPORA: Malattia che colpisce la vite causata da alcuni funghi o miceti. Il rimedio principale per questo tipo di malattie è l’irrorazione delle viti con miscele a base di sali di rame, il comune “ramato”, o in alternativa sostanze organiche di sintesi.
  • PERSISTENTE: Vino le cui sensazioni aromatiche si percepiscono a lungo in bocca durante e dopo la degustazione.
  • PERSONALITA’: Caratteristiche organolettiche di un vino che lo rendono unico e facilmente riconoscibile.
  • PH: Scala relativa al livello di acidità. Dal punto di vista enologico, più basso è il valore di pH più acido sarà ad esempio un vino, la scala è infatti inversamente proporzionale rispetto al reale grado di acidità. Il pH neutro corrisponde al livello 7 della scala, il vino di norma oscilla fra 4 e 3, il che significa che ha un livello di acidità abbastanza accentuato.
  • PICOLIT: Vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli-Venezia Giulia.
  • PINOT BIANCO: Vitigno a bacca bianca di origine francese, considerato internazionale.
  • PINOT GRIGIO: Vitigno a bacca grigia di origine francese, considerato internazionale.
  • PINOT NERO: Vitigno a bacca nera di origine francese, considerato internazionale.
  • POLIFENOLI: Molecole organiche contenute principalmente nelle bucce e nei semi dell’uva, fra i quali tannini, antociani, flavonoidi etc.
  • PORTAINNESTO: La parte dell’innesto dotata di radici. La parte aerea, cioè quella che produce i frutti, è l’innesto vero e proprio.
  • PRIMITIVO: Vitigno a bacca nera originario del sud Italia.
  • PROPAGGINE: Propagazione della vite ottenuta dall’interramento di un ramo ancora collegato alla pianta, questo col tempo produrrà radicazione autonoma.
  • PUNGENTE: Vino che trasmette al palato una sensazione di calore.
  • PURINA: Velo bianco e ceroso che ricopre interamente l’acino. Nella purina sono contenuti numerosi microrganismi (lieviti) indispensabili alla fermentazione.

Q

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R

  • RIDUZIONE: Reazione chimica provocata dall’assenza di ossigeno con la quale si ottengono vini freschi ed aromatici.
  • ROBUSTO: Vino di buona struttura e gradazione alcolica.
  • ROTONDO: Vino in cui si percepisce chiaramente l’equilibrio tra glicerina, zuccheri residui ed acidità, che insieme conferiscono una gradevole sensazione di morbidezza.
  • RUVIDO: Vino che trasmette al palato una sensazione aspra.

S

  • SAGRANTINO: Vitigno a bacca nera autoctono dell’Umbria.
  • SANGIOVESE: Vitigno a bacca nera originario del centro-nord Italia ma diffuso anche al sud.
  • SAPIDO: Vino che lascia in bocca una piacevole sensazione, generalmente prodotto con uve provenienti da terreni ricchi di sali minerali.
  • SAUVIGNON: Vitigno a bacca bianca di origine francese, considerato internazionale.
  • SECCO: Vino che nella fermentazione ha trasformato completamente lo zucchero in alcol.
  • SESTO DI IMPIANTO: Distanza fra le viti in un vigneto.
  • SOLFITI: Composti chimici presenti naturalmente nel vino come sottoprodotto della fermentazione o aggiunti, hanno funzione antisettica ed antiossidante.
  • SPARGOLO: Grappolo dagli acini poco compatti e mobili.
  • SPUNTO LATTICO: Malattia del vino di origine batterica che causa la produzione eccessiva di acido acetico e lattico.
  • SUGHERO: Parte esterna protettiva della corteccia di una particolare quercia, detta appunto “da sughero” o “sughera”, molto presente nel bacino del Mediterraneo. Per le sue doti di leggerezza, elasticità ed impermeabilità a liquidi e gas, il sughero è il materiale naturale più utilizzato nella produzione di tappi da vino.

T

  • TAGLIO: Vino prodotto dall’unione di più vini, nella produzione di alcuni tipi di spumanti è detto anche assemblaggio.
  • TALENTO: Vino spumante italiano ottenuto con il metodo classico, cioè tramite la seconda fermentazione in bottiglia. Questa denominazione generica è stata adottata dall’Istituto Italiano dello Spumante ed è garantita ed è garantita e tutelata dal Ministero delle Politiche Agricole Italiano.
  • TERRAZZAMENTO: Adattamento di una pendenza alla coltivazione della vite o altro mediante lo sbancamento del terreno e la costruzione di superfici a gradoni in piano e muri di sostegno. Questa intelligente forma di coltivazione è adottata in diverse zone d’Italia, soprattutto in Liguria, Lombardia, Trentino etc.
  • TERROIR: Termine francese che letteralmente vuol dire “terra o terreno“, il reale significato della parola è ben più complesso, un concetto che in viticoltura ha a che vedere con un posto specifico dalle caratteristiche uniche, con il suo microclima, la sua storia etc.
  • TINO: Recipiente in legno di forma cilindrica o tronco-conica utilizzato per la fermentazione e lo stoccaggio dei vini. Oggi esistono recipienti in acciaio inox che svolgono la medesima funzione.
  • TINTILIA: Vitigno a bacca nera autoctono del Molise.
  • TREBBIANO D’ABRUZZO: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.
  • TREBBIANO GIALLO: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.
  • TREBBIANO TOSCANO: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.

U

  • UVA A DUPLICE ATTITUDINE: Uva adatta alla vinificazione ma anche al consumo fresco.
  • UVAGGIO: Vino prodotto dall’unione di più vitigni fermentati insieme.
  • UVE AROMATICHE: Uve profumate, ricche di sostanze aromatiche (terpeni), tipicamente Moscati, Malvasie Aromatiche, Traminer etc.

V

  • VERDICCHIO: Vitigno a bacca bianca originario del centro Italia.
  • VERMENTINO: Vitigno a bacca bianca originario del centro-nord Italia, molto diffuso anche in Sardegna.
  • VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO: Vitigno a bacca bianca autoctono della Toscana.
  • VINIFICATO IN PUREZZA: Vino prodotto da un unico vitigno, anche detto monovarietale.
  • VINOSO: Vino giovane il cui profumo ricorda quello del mosto.
  • VITIGNO: Varietà di vite, termine utilizzato in campo vitivinicolo. I vitigni si distinguono per forma e colore, dimensione della bacca o acino, densità del grappolo, foglie e diversi altri paramenti. Esistono varietà a bacca bianca, nera e persino grigia. L’ampelografia è la disciplina che si occupa di studiare, descrivere e catalogare i vitigni esistenti, nel mondo se ne stimano circa 5 varietà diverse, in italia sono più di 350. I vitigni si distinguono attualmente in autoctoni, locali ed internazionali. Gli autoctoni sono quelli derivati dalla vite selvatica, addomesticati in loco per poi evolversi nel tempo, a dire il vero è difficile considerare una varietà realmente autoctona, le prove sono davvero rare e difficili da reperire. I locali sono quelli presenti nei luoghi di produzione dall’antichità, perfettamente adattati e utilizzati da sempre nei vini tradizionali. Gli incroci internazionali sono quelli più conosciuti ed utilizzati nel mondo, diverse varietà e cloni con caratteristiche ben precise ed apprezzate come Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Chardonnay più tantissimi altri. In Italia i vitigni più diffusi sono certamente Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo, Primitivo, Trebbiano etc.

Z

  • ZUCCHERAGGIO: Consiste nell’aggiunta di zucchero nel vino con lo scopo di aumentarne il grado alcolico, pratica assolutamente vietata in Europa, è comunque consentita solo per i gli Champagne e gli Spumanti italiani perché strettamente necessaria al processo di produzione.
  • ZUCCHERI RESIDUI: Zuccheri presenti nel vino che il processo di fermentazione non ha trasformato in alcol. Dalla quantità di residuo di zuccherino presente, il vino assumerà caratteristiche organolettiche differenti come secco, amabile, abboccato, dolce etc.

 

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V.1.0.22