Il Bianco d’Alessano è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, tipico delle Murgie meridionali, in particolare del comune di Martina Franca, in provincia di Taranto. Il Bianco d’Alessano ha origini molto incerte, comunque è chiara la sua provenienza all’interno della Valle d’Itria, fra le province di Bari, Brindisi e Taranto, probabilmente nei territori delle Murge Martinesi. In passato, a causa della sua scarsa produttività, il vitigno veniva coltivato marginalmente, spesso all’interno di filari di Verdeca, per questo motivo, nel tempo, è stato mano a mano espiantato, rischiando quasi l’estinzione. Ancora oggi il vitigno ha scarsa rilevanza, anche in regione, e viene utilizzato per lo più come uva da assemblaggio con altri vitigni locali più richiesti. Il Bianco d’Alessano è comunque parte integrante di alcune DOC locali molto affermate come Martina o Martina Franca, Locorotondo, Gravina, Lizzano ed Ostuni.
Storia
Il Bianco d’Alessano ha origini molto incerte, si ha notizia della presenza del vitigno solo intorno al 1870, nelle Murge Martinesi. Spesso confuso fra i filari di Verdeca, il vitigno ha rischiato negli anni di essere sostituito con varietà più produttive e facili da coltivare.
Diffusione
Il vitigno Bianco d’Alessano è un vitigno poco diffuso, presente unicamente in Puglia, nelle sue aree di origine, intorno a Martina Franca, dove è utilizzato nell’ambito di alcune denominazioni locali. Per il resto, la varietà non ha ulteriore diffusione, ne in Italia, ne all’estero.
Il vitigno in sintesi
Categoria | Autoctono |
Origine | Sud Italia, Puglia |
Colore | Bacca bianca |
Superficie vitata in Italia | 400 ha (ettari) circa |
Diffusione in Italia | Puglia |
Registro Nazionale delle Varietà di Vite: Scheda Ampelografica del vitigno Bianco d’Alessano
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V.1.0.22