La vendemmia

La vendemmia è il momento più importante ed atteso dell’anno per ogni viticoltore che si rispetti, cogliere le uve troppo presto significherebbe ottenere un raccolto troppo acido e poco zuccherino, al contrario coglierle in ritardo farebbe prevalere la dolcezza con scarsa acidità. Gli aspetti meteorologici influiscono ulteriormente sulle decisioni, piogge frequenti o scarse, clima freddo o caldo, a voi la scelta.

La maturazione dei vitigni avviene inoltre in tempi diversi a seconda delle caratteristiche del suolo, esposizione ed altitudine, variabili che possono influire anche di parecchio sul giusto periodo della vendemmia. Questi parametri devono essere valutati molto attentamente dal vignaiolo che cercherà di interpretarli nel modo migliore e più congeniale alle sue finalità produttive. Il periodo favorevole si allunga e si restringe in funzione del momento migliore, la raccolta partirà dunque dai vitigni più precoci per passare mano a mano a quelli tardivi e così via. Il periodo è delicato, qualche volta è necessaria anche un pò di fortuna, un violento temporale o una grandinata potrebbero rovinare irrimediabilmente il lavoro dell’intero anno, tutto si gioca nel giro di pochi giorni.

La resa

In base al metodo di coltivazione della vigna, ma anche alla varietà di uve, al suolo, all’annata etc, si otterrà un raccolto più o meno grande per unità di superficie, questo dato è definito “resa del vigneto” e si misura generalmente in quantità/ettaro. La resa per ettaro è molto spesso riferita alla quantità di vino prodotto e non al vitigno. Questo numero dice tantissimo sulla reale qualità del vino, minori quantità raccolte sono generalmente un buon segno, più concentrazione di zuccheri e di sostanze pregiate. Il prezzo finale della bottiglia è chiaramente una conseguenza della resa più o meno alta di un vigneto, oltre che di innumerevoli altri parametri legati alla produzione, alla commercializzazione etc.

QUALITA’ MEDIA DEL VINO RESA ETTOLITRI PER ETTARO
Vino da tavola da 80 a 100 hl/ha
Vino di buona qualità DOC o DOCG da 40 a 50 hl/ha
Vino di eccellenza DOC e DOCG da 30 a 40 hl/ha

Le vendemmie “speciali”

Oltre alla tradizionale raccolta esistono anche altre tipologie di vendemmia che definiremmo “speciali” per le condizioni particolari o metodi differenti utilizzati. Le vendemmie tardive sono quelle riservate ai vini dolci o liquorosi, ottenuti generalmente lasciando maturare le uve oltre i naturali limiti imposti dalla natura, direttamente in pianta, producendo l’appassimento degli acini e la conseguente concentrazione degli zuccheri e degli aromi. Altro tipo di vendemmia tardiva è quella legata alle cosiddette “muffe nobili” o Botrytis cinerea, un fungo che ricopre gli acini asciugandoli ed aumentandone mano a mano la concentrazione zuccherina e gli aromi. Il processo di botrizzazione è lungo e laborioso, richiede infatti diverse settimane di ulteriore lavoro in vigna, anche di diversi mesi, questo per seguire da vicino tutte le fasi e trovare il momento ideale per il raccolto.

La vendemmia a mano

Quando il viticoltore raccoglie manualmente i singoli grappoli dalla pianta, affidandosi perlopiù a personale estemporaneo fatto di giovani, familiari, amici etc, questo per concludere il lavoro il prima possibile. La vendemmia manuale ha tanti significati profondi, prima di tutto la condivisione dell’obiettivo comune e dello sforzo, spesso accompagnati dalla convivialità di pranzi o cene tutti insieme, poi del rispetto per l’integrità di ogni singolo grappolo raccolto con amore e gentilezza. La vendemmia si svolge in pochi ma significativi passaggi, il vignaiolo raccoglie i grappoli uno ad uno e li colloca delicatamente in una cesta che conferisce all’interno di cassette che poi vengono accatastate in grossi cassoni trainati dai trattori e condotti il prima possibile in cantina. Con la raccolta a mano le uve non subiscono il minimo shock e mantengono praticamente intatte tutte le loro caratteristiche organolettiche più importanti.

I vantaggi della vendemmia manuale sono appunto quelli legati alla qualità complessiva del lavoro svolto, la pulizia, la selezione in pianta dei grappoli migliori, il rispetto della pianta etc. La possibilità di svolgere il lavoro praticamente su tutti i terreni, anche i più difficili, in pendenza, negli spazi stretti e via discorrendo, troviamo è un bell’esempio nelle vigne scoscese delle Cinque Terre, in Liguria, dove una vendemmia manuale, a dir poco eroica, è sinonimo di grande qualità del lavoro e rispetto del territorio. Gli svantaggi più evidenti sono quelli legati alla produttività, è necessaria molta manodopera, spesso costosa, difficile da reperire e non sempre adatta al lavoro duro. I tempi sono sempre limitati, le uve infatti una volta staccate dalla pianta non possono restare troppo a lungo lontane dalla cantina, occorre lavorare in modo veloce ed estremamente preciso per un risultato ottimale.

La vendemmia meccanizzata

La vendemmia meccanizzata è un metodo decisamente meno gentile per i vitigni, anche se notevolmente più produttivo e dunque indispensabile quando si ha a che fare con grossi vigneti e grandi quantità di uva. I macchinari si muovono fra i filari, con particolari mezzi meccanici scuotono le viti in modo che gli acini maturi cadano spontaneamente dal grappolo all’interno di appositi contenitori. Grazie ad un sistema di nastri trasportatori tutti gli acini vendemmiati vengono conferiti ad un sistema di trasporto centralizzato, come un rimorchio trainato da un trattore che riporta immediatamente il carico in cantina. Il sistema può sembrare un tantino estremo e forse troppo duro per i delicati quanto preziosi vitigni, in realtà con le tecnologie di raccolta più recenti, opportunamente tarate, le cose dovrebbero filare dritte e gli acini arrivare in cantina in perfetto stato, peraltro già liberi dai raspi che in questo caso rimarrebbero attaccati alla pianta.

I vantaggi più evidenti della vendemmia meccanizzata sono naturalmente quelli legati all’economia di scala, alle quantità che potenzialmente si possono produrre con pochissima manodopera specializzata. Gli svantaggi sono quelli legati al rispetto della pianta, che prima o poi risentirà di un trattamento forse troppo energico. In alcuni casi la vendemmia meccanizzata è assolutamente impossibile o complicata da vari motivi legati ai terreni, alle pendenze, agli spazi etc. Alcuni vini certificano la vendemmia manuale come espressione di massima qualità e rispetto dell’ambiente agricolo, in alcuni casi la vendemmia meccanizzata non è addirittura ammessa da disciplinare.

V.1.0.22