Tintilia

La Tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono molisano, originario della regione storica del Sannio. Coltivato esclusivamente in Molise, è da sempre considerato il vitigno tradizionale di maggiore qualità e pregio. Come molti altri vitigni del sud Italia, dagli anni 60 in poi il Tintilia ha rischiato di scomparire dai terreni a favore di altre varietà più redditizie, solo di recente è stato riscoperto e recuperato, oggi è riconosciuto come il vitigno molisano più rappresentativo. Per molto tempo, le uve di Tintilia venivano confuse con il Bovale presente in Sardegna, solo recenti studi dell’Università del Molise hanno smentito la tesi e dal 2002 il vitigno è regolarmente iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di vite. Il nome Tintilia deriva probabilmente dallo spagnolo “tinto”, come il colore rosso intenso tipico dei suoi mosti. Il vino di Tintilia ha una buona struttura, armonico, con note fruttate ed un tannino elegante, le denominazioni tipiche sono Tintilia del Molise DOC e Pentro di Isernia DOC.

Vitigno Tintilia

Storia

Le origini del vitigno Tintilia, sono ad oggi oggetto di discussione, la tesi maggiormente accreditata vede l’uva “Tintiglia”, antico nome del vitigno, di origine spagnola, introdotto in Molise nei primi anni dell’800.

Diffusione

Il vitigno Tintilia e diffuso unicamente in Molise, con una discreta superficie vitata, non risulta presente fuori dalla regione, ne oltre il territorio nazionale.

Il vitigno in sintesi

Categoria Autoctono
Origine Centro-Sud Italia, Molise
Colore Bacca nera
Superficie vitata in Italia 110 ha (ettari) circa
Diffusione in Italia Molise

Registro Nazionale delle Varietà di Vite: Scheda Ampelografica del vitigno Tintilia

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V.1.0.21