Passerina

Il Passerina è un vitigno a bacca bianca autoctono dell’Italia centrale, coltivato soprattutto nelle regioni di Marche e Abruzzo. La sua origine è abbastanza incerta, probabilmente localizzata tra le Marche ed il Lazio, in particolare nella zona di Frosinone. Nonostante la presunta origine laziale, al di fuori del Frusinate, questa varietà di uve è quasi completamente assente. Il vitigno sembra appartenere alla grande famiglia Trebbiani, della stessa zona il Trebbiano d’Abruzzo, con i quali è spesso confuso. Il nome  Passerina, curioso per un vitigno, deriva quasi certamente dal fatto che i suoi acini maturi, dolci e gustosi, siano particolarmente graditi ai passeri. Dal vitigno in purezza si ottengono vini interessanti, sia secchi che spumantizzati o passiti, dal colore giallo paglierino, fruttati e floreali, con elevata acidità. In assemblaggio con altre uve, generalmente Pecorino, il vitigno rientra nei disciplinari di numerose denominazioni con discreta diffusione, come Falerio dei Colli Ascolani DOC, Offida Passerina DOCG nelle Marche e Controguerra DOC in Abruzzo, solo per citarne alcuni.

Storia

La sua origine incerta non offre attualmente dati storici significativi.

Diffusione

Il vitigno Passerina è diffuso ampiamente nelle regioni di Marche, Abruzzo ed una piccola zona del Lazio che corrisponde alla provincia di Frosinone. Anche se abbastanza comune in queste tre regioni, non ha una diffusione rilevante altrove.

Il vitigno, salvo eccezioni, non risulta diffuso fuori dal territorio nazionale italiano.

Il vitigno in sintesi

Registro Nazionale delle Varietà di Vite: Scheda Ampelografica del vitigno Passerina

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V.1.0.22