Marche

Le Marche sono una regione vinicola dell’Italia centrale particolarmente vocata alle produzioni di alta qualità, questo grazie al suo territorio prevalentemente collinare, che degrada dolcemente dalla fascia appenninica al mare offrendo numerosi microclimi particolarmente adatti alla coltivazione della vite. Normalmente mite e ventilato lungo le coste, più rigido nelle colline dell’entroterra, il clima marchigiano concede molti spunti interessanti alla viticoltura regionale, sono infatti oltre 200 i vitigni censiti in regione. Nonostante il numero eccezionale di varietà presenti, i vitigni tradizionalmente coltivati in regione sono quelli classici della zona come il Sangiovese, il Montepulciano, e naturalmente il Verdicchio, da cui si produce il simbolo dell’enologia locale, il Castelli di Jesi, uno dei prodotti marchigiani più noti del panorama vinicolo italiano.

Vigneto nelle Marche

Nelle Marche, la coltivazione della vite parte da lontano, le prime traccie risalgono probabilmente ai greci, antichi colonizzatori e fondatori di Ankòn, l’attuale Ancona, che introducono a partire dal X secolo a.C. le prime rudimentali tecniche di allevamento della vite insieme ad alcune delle varietà locali più note. In epoca romana continua la tradizione e si consolida nel territorio per molti secoli ancora, fino a cedere definitivamente la mano agli ordini monastici che la tramandano intatta sino ai giorni nostri. Con il medioevo e lo sviluppo di una società più moderna, la produzione di vino non è più esclusiva dei monaci e del clero ma diventa centrale nella vita quotidiana popolare marchigiana. Si formano dunque i primi poderi e dalla mezzadria si passa alla nascita delle grandi proprietà, così l’impegno dell’uomo nel produrre il vino diventa sempre più rilevante. L’epidemia di fillossera degli inizi del 1900 distrugge buona parte del patrimonio viticolo costruito fino ad allora, ed anche a causa delle due guerre mondiali passano diversi decenni prima che il tutto si possa riprendere con vigore. Negli anni 50 il settore riparte con slancio, anche grazie all’adozione di nuove forme di allevamento e di raccolta, l’introduzione di vitigni internazionali e nuove tecniche di vinificazione. I primi riconoscimenti di qualità per vini marchigiani non tardano ad arrivare, e con la nascita delle denominazioni di origine anche l’affermazione definitiva.

Il territorio regionale

Le Marche sono una regione del cento Italia, prevalentemente collinare, in piccola parte montuosa, con un lungo litorale che si affaccia nel versante Adriatico. La regione occupa una superficie complessiva di circa 9.400 Km², con altitudine media di 343 m.s.l.m. Il clima marchigiano è considerato di tipo subcontinentale, soprattutto nelle aree immediatamente a ridosso degli appennini, dove sono più frequenti gli inverni rigidi, talvolta anche molto nevosi, alternati ad estati perlopiù temperate. In pianura e lungo le coste il clima è invece mite e ventilato, di tipo mediterraneo, non troppo freddo in inverno e decisamente caldo in estate. Le Marche hanno circa 1.500.000 abitanti ed il capoluogo è Ancona.

La superficie vitata

La regione Marche ha una superficie coltivata a vite pari a circa 17.000 ha (ettari), di cui il 95% circa su terreni collinari e pedemontani, ed il restante 5% circa su terreni pianeggianti e litoranei.

La produzione di vino

La regione Marche produce circa 1.000.000 hl (ettolitri) di vino, di cui il 55% fra Rossi e Rosati ed il 45% Bianchi.

Le denominazioni dei vini

La denominazione di origine certifica le caratteristiche di un vino sulla base del suo disciplinare di produzione, questo garantisce la qualità generale del prodotto e la sua provenienza geografica. Ogni denominazione può contenere in se diverse tipologie di vini e di vitigni. I migliori vini delle Marche

Le denominazioni nelle Marche sono complessivamente 21.

DOCG DOC IGT
5 15 1

DOCG: Denominazione di Origine Controllata e Garantita
DOC: Denominazione di Origine Controllata
IGT: Indicazione Geografica Tipica

DOCG Marche

  1. Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG. (Vino bianco secco Riserva, anche Classico.)
  2. Conero DOCG. (Vino rosso secco.)
  3. Offida DOCG. (Vino bianco o rosso, secco, anche altre tipologie.)
  4. Verdicchio di Matelica Riserva DOCG. (Vino bianco secco.)
  5. Vernaccia di Serrapetrona DOCG. (Vino rosso, secco o dolce, spumante.)

DOC Marche

  1. Bianchello del Metauro DOC. (Vino bianco, secco, anche passito, snche spumante, anche Superiore.)
  2. Colli Maceratesi DOC. (Vino bianco o rosso, secco o dolce, anche spumante, anche passito, anche Riserva, anche altre tipoloigie.)
  3. Colli Pesaresi DOC. (Vino bianco, rosato o rosso, secco, anche spumante, anche riserva, anche altre tipologie, anche sottozone.)
  4. Esino DOC. (Vino bianco o rosso, secco, anche frizzante.)
  5. Falerio DOC. (Vino bianco secco, anche altre tipologie.)
  6. I Terreni di Sanseverino DOC. (Vino rosso secco o dolce, anche passito, anche Superiore, anche altre tipologie.)
  7. Lacrima di Morro d’Alba DOC. (Vino rosso secco, anche passito, anche Superiore.)
  8. Pergola DOC. (Vino rosato o rosso, secco, anche passito, anche frizzante o spumante, anche Superiore o Riserva, anche altre tipologie.)
  9. Rosso Conero DOC. (Vino rosso secco.)
  10. Rosso Piceno DOC. (Vino rosso secco, anche Superiore, anche altre tipologie.)
  11. San Ginesio DOC. (Vino rosso, secco o dolce, anche spumante.)
  12. Serrapetrona DOC. (Vino rosso secco.)
  13. Terre di Offida DOC. (Vino bianco, secco o dolce, anche passito, anche spumante, anche altre tipologie.)
  14. Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC. (Vino bianco, secco o dolce, anche passito, anche spumante, anche Classico o Superiore.)
  15. Verdicchio di Matelica DOC. (Vino bianco secco o dolce, anche passito, anche spumante.)

IGT Marche

  1. Marche IGT.

I vitigni locali

I vitigni delle Marche più importanti sono:

  • Il Sangiovese, vitigno a bacca nera molto diffuso in tutta la regione.
  • Il Montepulciano, vitigno a bacca nera molto diffuso in tutta la regione.
  • La Verdicchio, vitigno locale a bacca bianca, tipico delle aree collinari della provincia di Ancona.
  • Il Biancame, vitigno a bacca bianca abbastanza diffuso in regione.

Sono presenti inoltre diversi altri vitigni, come il Pecorino ed il Trebbiano Toscano fra quelli a bacca bianca, altri più locali a bacca nera come il Lacrima, ed in fine gli internazionali Cabernet Sauvignon, Merlot, e Chardonnay, più diversi altri diffusi un po’ ovunque nel territorio marchigiano.

ATTENZIONE: Le percentuali ed i numeri riportati nella pagina sono a titolo puramente indicativo. Nel caso di errori, imprecisioni, refusi, aggiornamento di dati obsoleti o altro, per favore contattare il sito per la correzione, grazie!

V.1.2.22