Pinot Nero

Il Pinot Nero è un vitigno internazionale a bacca nera, originario della Borgogna in Francia, dove con queste uve si producono alcuni tra i vini più eleganti ed apprezzati del Mondo. Il vitigno ha la caratteristica di avere un grappolo di dimensioni contenute ed acini molto compatti e vicini tra loro, da qui per assonanza il nome che deriva appunto dalla pigna, in particolare dalla parola “pin” che significa appunto “pino”. Per il suo valore storico, il vitigno è ritenuto particolarmente importante da un punto di vista genetico, solo in Francia sono ben 46 i cloni ufficialmente riconosciuti e le principali zone di produzione, come la Borgogna e la Champagne ricoprono un ruolo fondamentale in questa selezione. Per le sue caratteristiche, il Pinot Nero è considerato un vitigno difficile da interpretare in fase di coltivazione, produce infatti risultati non sempre costanti nel tempo, anche molto diversi tra loro, in funzione di variazioni climatiche e caratteristiche del terreno. Il vitigno predilige climi relativamente freddi con escursioni nette e costanti tra notte e giorno, ha bisogno inoltre di terreni di origine prevalentemente calcarea, questo fatto ne limita la coltivazione ad aree particolarmente vocate. Il colore chiaro della polpa rende il Pinot Nero particolarmente adatto alla vinificazione in bianco, lo troviamo infatti alla base della la produzione di grandi vini spumanti “Metodo Classico” e naturalmente di moltissimi Champagne.

Vitigno Pinot Nero

Storia

Considerato il capostipite della grande famiglia dei Pinot, il vitigno ha certamente antiche origini francesi. La presenza del Pinot Nero in Borgogna risale probabilmente ad oltre due millenni fa, certamente prima della dominazione romana, il vitigno è citato ufficialmente a partire dal quarto secolo d.C. Già dall’antichità il Pinot Nero gode di una buona notorietà, addirittura Plinio il Vecchio descrive un vitigno simile in Borgogna ancora nel primo secolo d.C.

Diffusione

Il Pinot Nero è abbastanza diffuso in Italia, soprattutto nelle zone collinari del nord, per motivi legati al clima ed alle caratteristiche dei terreni. Il vitigno è molto utilizzato, come accennato, per la produzione di eccellenti vini spumanti “Metodo Classico” tipici di alcune regioni come Trentino-Alto Adige e Lombardia, in particolare nelle zone del Trento DOC , Franciacorta ed Oltrepò Pavese. Il Pinot Nero è comunque abbastanza diffuso anche nella versione vinificata in rosso per la produzione di ottimi vini fermi, soprattutto in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, ma anche in Toscana, Emilia-Romagna ed in altre zone della penisola.

L’attuale diffusione del Pinot Nero nel mondo parte naturalmente dalla Francia, dove Borgogna e Champagne si spartiscono i numeri (in totale 25000 ettari circa) e l’indubbia qualità delle uve. In Borgogna, dove vengono creati tra i migliori vini rossi al mondo, il vitigno è appunto vinificato in rosso, con l’ausilio delle bucce che conferiscono colore, tannino e profumi unici. Nella zona dello Champagne invece, il vitigno è utilizzato in assemblaggio con altre uve, soprattutto Chardonnay, per ottenere vini di ottima qualità, complessità, corpo e la giusta longevità. Per quanto riguarda il resto del mondo, troviamo diversi produttori in altre zone d’Europa ed anche nella costa ovest degli USA, California del nord al confine con lo stato dell’Oregon, compatibilmente con le caratteristiche climatiche necessarie.

Il vitigno in sintesi

Categoria Internazionale
Origine Borgogna (Francia)
Colore Bacca rossa
Superficie vitata in Italia 5000 ha (ettari) circa
Diffusione in Italia Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed altre zone d’Italia

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V.1.0.22