I vitigni della Sicilia

Quali sono i vitigni della Sicilia più importanti del panorama regionale? Conoscere i migliori vini siciliani partendo dai vitigni autoctoni, locali ed internazionali fra quelli diffusi sul territorio. Tutti i vitigni italiani selezionati per regione e spiegati in modo chiaro con l’aiuto di tabelle e caratteristiche del vitigno in sintesi, diffusione sul territorio, cenni storici e scheda ampelografica completa.

I vitigni rossi siciliani

La Sicilia si distingue nel panorama vitivinicolo italiano per la quantità di vitigni a bacca nera tradizionali ed autoctoni presenti nel territorio. Partendo naturalmente dal più diffuso e forse il più apprezzato dell’intera produzione regionale, il vitigno Nero d’Avola o Calabrese, utilizzato per la produzione di numerosi vini rossi siciliani di grande pregio, dal più blasonato Cerasuolo di Vittoria DOCG a quasi la totalità delle altre denominazioni riconosciute in Sicilia, alcuni esempi sono Siracusa Rosso DOC e Vittoria Rosso DOC, anche con indicazione specifica del vitigno, Salaparuta Rosso DOC, anche in tipologia Riserva, ma anche Alcamo Rosso DOC, Noto Rosso DOC e veramente tante altre. Il Nero d’Avola, grazie ad una superficie vitata di oltre 18000 ettari, è attualmente il vitigno rosso di maggiore diffusione nell’isola, presente in proporzioni variabili anche nella ricetta del Marsala DOC in versione “Rubino“. Altre varietà molto presenti, soprattutto nelle aree dell’Etna fra le province di Catania e Messina, sono il Nerello Mascalese ed il Nerello Cappuccio, entrambi conosciuti per la loro vendemmia tardiva che può protrarsi sino al mese di Ottobre inoltrato, i vini più noti a base di questi vitigni sono senz’altro Etna Rosso o Rosato DOC, Faro DOC ed altri come Sicilia DOC con indicazione del vitigno. In realtà nell’isola sono presenti numerose altre varietà rosse che rientrano in diversi disciplinari, le più importanti fra quelle locali sono certamente il Frappato ed il Perricone, fra quelle di importazione invece il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon insieme al Merlot, lo Syrah e diverse altre.

I vitigni bianchi siciliani

In Sicilia si coltivano anche una discreto numero di vitigni a bacca bianca fra i più tipici del territorio e tutti gli altri introdotti più di recente. La varietà bianca più diffusa in Sicilia è certamente il Catarratto Bianco, con circa il 30% della superficie vitata complessiva, presente in numerosissime denominazioni fra le quali Erice Bianco DOC, Salaparuta Bianco DOC, Monreale Bianco DOC, Sicilia Bianco DOC ed altri ancora. Un vitigno autoctono tipico delle aree alle pendici dell’Etna è il Carricante, coltivato sino ad altitudini considerevoli, il suo vino bianco più caratteristico è certamente Etna Bianco DOC, anche in versione Superiore con un minimo dell’80% di Carricante a disciplinare. Degno di menzione per diffusione nel territorio è tipicità troviamo il classico vitigno Inzolia, presente anche in altre regioni d’Italia con nomi differenti, ad esempio nelle aree dell’Argentario e dell’Elba con il nome di Ansonica. A base di Inzolia numerosi vini, il vitigno è utilizzato spesso insieme ad altri più comuni come il Catarratto, ad esempio Alcamo Bianco DOC, Menfi Bianco DOC, Sciacca DOC e diversi altri. Il vitigno Inzolia compare anche nel disciplinare del super classico Marsala DOC insieme ad altri vitigni come il Grillo e Catarratto soltanto per le versioni “Oro” ed “Ambra“. Degni di nota i vari Moscato di Alessandria, conosciuto anche come Zibibbo, unico vitigno alla base del celebre vino bianco passito Pantelleria DOC e Malvasia di Lipari, varietà autoctona alla base dell’omonimo vino bianco dolce.

V.1.0.21